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Convento di Sant'Antonio - Nocera, informazioni e storia

Un piccolo tesoro in provincia. il convento di sant'Antonio dottore a Nocera inferiore.

Il Convento di sant'Antonio dottore presso Nocera inferiore. Storia

Il convento di sant'Antonio dottore, edificio in stile gotico, nonostante le guerre e i cataclismi avvenuti in secoli di storia, è giunto quasi intatto fino ai nostri giorni. Fu costruito, nel 1256, su commissione di Gaetano Filangieri, membro di un'importante famiglia feudataria. Le stanze del convento furono anche lo scenario di un episodio importante maturato nel quadro dello “Scisma d'Occidente”. Il papa Urbano VI, alla fine del Trecento, decise di riportare la sede papale in Italia, ma le sue mire trovarono la netta opposizione della Francia che, da tempo, era riuscita a fare dello stesso pontefice una sua creatura e non voleva più rinunciare al ruolo di dominus incontrastato. In questo gioco, si inseriva anche il regno di Napoli in qualità di alleato. Gli Angiò, la dinastia regnante a quel tempo, erano francesi e ubbidivano alle direttive diramate dal sovrano cristianissimo. Un gruppo di cardinali, infedeli al papa Urbano VI, decise di tendere a quest'ultimo un tranello attirandolo presso il convento di sant'Antonio dottore per catturalo e condannarlo al rogo. Ma il cardinale Orsini svelò il malvagio piano e i cospiratori furono fatti prigionieri e poi uccisi. L'edificio sacro in questione, rimaneggiato nel corso del Cinquecento (furono aggiunti un campanile e due cappelle gentilizie) e, in misura minore, nel corso del Settecento, continuò ad ospitare i frati fino alla soppressione del convento, avvenuta nel 1808, quando il meridione d'Italia divenne un regno satellite della Francia napoleonica. In linea con le direttive d'oltralpe, tutte le proprietà ecclesiastiche furono incamerate dalla Stato. A questo punto, il complesso edilizio conobbe varie vicissitudini e fu restituito ai monaci solo nel 1951.

Il convento di Sant'Antonio dottore. Informazioni

Oggi, l'edificio è diventato un polo artistico-culturale che ospita una pinacoteca, il museo provinciale dell'Agro nocerino e un'importante biblioteca. Nella galleria sono esposti, accanto a numerose opere del Trecento e del Cinquecento, quadri attribuiti a Francesco Solimena (1657-1747). Il museo accoglie, invece, una notevole collezione di pezzi archeologici ritrovati in seguito a scavi effettuati nel territorio circostante e, in particolare, conserva la collezione Pisani, ricca raccolta di reperti che coprono un periodo che va dalla prima età del bronzo fino a manufatti di età ellenistica. La vastissima biblioteca possiede 18.000 volumi tra manoscritti, incunaboli e volumi del Cinquecento e del Seicento. L'intera struttura è raggiungibile tramite l'autostrada A3, Salerno-Reggio, uscita Nocera-Pagani. La Pinacoteca appartiene al convento che ne gestisce le visite. L'ingresso è gratuito. Il museo dell'agro nocerino afferisce alla regione Campania. Per informazioni, è possibile telefonare al numero 081929880. E' aperto nei giorni feriali, tranne lunedì, dalle 7.45 alle 19.30; nei giorni festivi, dalle 9.00 alle 15.30. L'ingresso è gratuito.

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