Debut III Pro-Ject Audio Systems: recensione del prodotto
Nel rinascente mercato degli impianti giradischi, il Pro Ject Debut III si è affermato sulla concorrenza per l'ottimo rapporto qualità / prezzo e per la sobrietà del design.
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Caratteristiche del Pro Ject Debut III
Sembra incredibile, in quest'epoca dove la musica si scarica da Internet sotto forma di MP3 e in pochi minuti si carica sul proprio, piccolissimo, lettore, ma sta accadendo: il disco in vinile torna di moda.
La tecnologia di ieri incontra quella di oggi, ed ecco spuntare sul mercato una nuova generazione di giradischi ad alte prestazioni. Tra questi, uno dei più interessanti per il rapporto qualità / prezzo è l'impianto giradischi ProJect Debut III.
L'impianto Pro Ject Debut III (o Pro Ject Debut 3) comprende un braccio meccanico ProJect 8.6 e una cartuccia Ortofon OM 5E, già montata e allineata. In generale, l'impianto si presenta in una linea semplice ed elegante, ed è facile da montare.
Per quanto riguarda le parti da montare, all'impianto è allegato un manuale di istruzioni molto chiare e semplici da seguire, per cui anche chi è al suo primo giradischi non dovrebbe impiegare più di un quarto d'ora a farlo partire.
Aspetti positivi
L'impianto Pro Ject Debut III si presenta con molti pregi e pochi difetti, peraltro compensati dal prezzo: - Innanzitutto, nonostante il prezzo delle cartucce Ortofon OM 5E, assai basso rispetto alla media, la testina non produce la minima distorsione del suono sui dischi. - In secondo luogo, la limpidezza, la nettezza del suono raggiunto dal Pro Ject Debut III, raramente riscontrabile in un impianto giradischi a un prezzo così basso. Neanche ascoltando i pezzi più ritmati o più densi e complessi si avverte una caduta nella qualità del suono. - In terzo luogo, la linea elegante ed essenziale con cui si presenta - un piano rettangolare monocolore su cui poggiano il piatto e il braccio con la cartuccia - con un ingombro minimo e un peso modesto: 5,5 kg.
Aspetti negativi
Il basso prezzo del ProJect Debut 3 porta un difetto: - Il minor dettaglio nelle sfumature sonore, in special modo dei bassi, rispetto a impianti più costosi. - Il persistere, durante l'ascolto, dei lievi rumori di fondo tipici di un LP. Impianti più costosi sono in grado di eliminare completamente questi suoni ambientali, cosa che il ProJect non è in grado di fare. Ma questo è un ben magro difetto, considerata l'accessibilità del prezzo; per quanto mi riguarda, poi, i rumori di fondo sono un accompagnamento naturale e quasi obbligato per rivivere davvero l'esperienza del disco in vinile: possono persino diventare un'ulteriore punto di forza, un richiamo nostalgico al modo di ascoltare la musica dei nostri genitori e dei nostri nonni.