Fair Game (2010): scheda e recensione del film
“Fair Game – Caccia alla spia” è un film ispirato al libro di memorie pubblicato nel 2007 dall’agente della CIA Valerie Plame Wilson ed è pertanto uno dei migliori film sullo spionaggio in quanto cerca di riprodurre lo svolgersi reale delle vicende.
Scheda del film
Titolo originale del film: Fair Game
Titolo del film in Italia: Fair Game – Caccia alla spia
Regia di: Doug Liman
Genere: azione, drammatico
Durata del film: 104 minuti
Data di uscita al cinema: 22 ottobre 2010
Attori principali: Sean Penn (interpreta Joseph Wilson), Naomi Watts (interpreta Valerie Plame), Sam Shepard (interpreta Sam), Bruce McGill (interpreta Jim).
Recensione
"Fair Game" è un film, basato su una storia vera accaduta nel 2003, che racconta le vicende di una coppia americana: lei, Valerie Plame, è un’agente della CIA che lavora sotto copertura a una ricerca sulle armi di distruzione di massa; lui, Joseph Wilson, è un ambasciatore, attivo nel campo della politica estera. Le loro vite vennero sconvolte quando decisero di opporsi pubblicamente al presidente americano Bush e alla sua decisione di invadere l’Iraq. Infatti, il presidente statunitense giustificò l’invasione dell’Iraq affermando che nel paese arabo erano nascoste armi di distruzione di massa, ma i due coniugi sostenevano invece che si trattasse di una strumentalizzazione e che il vero motivo dell’attacco veniva quindi tenuto nascosto all’opinione pubblica.
Ne seguirono varie accuse da ambo le parti e la questione occupò le prime pagine dei giornali americani per lungo tempo.
Il fatto di basarsi su una storia vera rappresenta il punto di forza di “Fair Game – Caccia alla spia”, anche perché l’argomento è molto delicato: si tratta di un’accusa all’incompetenza della CIA e alla corruzione dello Stato e del governo. Dall’altro lato, troviamo, inoltre, la sfiducia dei cittadini verso le istituzioni, accresciuta da episodi come questi in cui viene smascherata l’ipocrisia delle affermazioni del governo, e l’ingiustizia operata contro i deboli e gli innocenti in nome del potere e dell’affermazione politica.
Il film è stato in concorso al Festival di Cannes del 2010 e, nello stesso anno, ha vinto il premio per la libertà di espressione ai National Board of Review Awards 2010, che si sono tenuti l’11 gennaio 2011.