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Gran Premio automobilistico d'Italia, informazioni e cenni storici

Da molti anni il Gran Premio automobilistico d'Italia di Formula1 si corre all’Autodromo Nazionale di Monza, all’interno del Parco che porta il nome di una delle città che gli fanno da cornice; il primo Gran Premio d’Italia disputato nel 1921, vinto da Jules Goux (su una Ballot) si svolse però a Montichiari, utilizzando come pista le strade affrontate comunemente dalle auto.

La storia

Nel 1922 iniziò quindi la costruzione dell’autodromo monzese dove si corse ininterrottamente fino al 1928 quando, in seguito all’incidente del pilota Materassi e la morte di alcuni spettatori si sospesero le corse fino al 1931 quando ripresero su piste alternative. Nel 1937 con il gerarca fascista Costanzo Ciano ci si spostò a Livorno, nel circuito Montenero e dopo un anno si tornò a Monza dove dal 1939 al 1946, a causa della guerra, la competizione fu sospesa. L’ultimo vincitore, nel 1938 fu Tazio Nuvolari che conquistò il titolo sulla tedesca Auto Union (in seguito Audi e ora parte del gruppo Volkswagen). Alla ripresa delle competizioni il GP si tenne prima a Milano poi a Torino, in entrambi i casi furono le Alfa Romeo a tagliare il traguardo; nel 1949 si tornò a Monza e la Ferrari vinse il suo primo trofeo con Alberto Ascari. Nel 1950 nacque il Campionato mondiale di Formula 1, il Gran Premio d’Italia venne inserito nella competizione e il primo vincitore del Mondiale proprio a Monza fu Nino Farina su un’Alfa Romeo; nel 1980 il 51° GP d’Italia si spostò a Imola (dove si corre in senso antiorario) in quello che era l’Autodromo Dino Ferrari vinse Nelson Piquet su una Brabham. Dall’81 si tornò a Monza, tutt’ora si svolge in questo Autodromo e vi resterà fino al 2016.

Il Gran Premio oggi

Nel 2011 il Gran Prix si svolgerà il 9-10-11 settembre, acquistando i biglietti (dagli 80 ai 510 € a seconda della posizione) sarà possibile seguire le prove e/o la competizione; nelle zone limitrofe si trovano numerose indicazioni relative alle aree di accesso, sosta, parcheggio e campeggio. Anche all’interno del parco si trovano aree predisposte e dotate del necessario per l’accoglienza dei tifosi; durante i 3 giorni non è possibile visitare tutte le aree del parco, è vietato “scavalcare” i muri (abitudine di molti fino ad alcuni anni fa) o cercare di introdursi di notte, la zona è ben pattugliata e si rischiano guai seri. Auto e moto non possono accedere al Parco, si deve lasciare le auto in parcheggi gratuiti e raggiungere l’autodromo servendosi dei bus navetta oppure a piedi; un ultimo consiglio, se portate bambini a seguire il GP o siete sensibili ai rumori forti procuratevi dei tappi per le orecchie, il frastuono è impressionante.

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