Guida al lavoro temporaneo e ai contratti interinali
Avete sostenuto un colloquio di lavoro e vi hanno proposto un contratto interinale per un lavoro temporaneo? Che vuol dire? Ecco tutte le informazioni che vi servono.
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Il lavoro temporaneo
Il lavoro temporaneo è per definizione un lavoro che dura per un certo periodo di tempo. In genere può valere per una sostituzione di maternità. Sempre più spesso però le aziende o i privati scelgono questo tipo di contratto per assumere del personale.
Vediamo di cosa si tratta.
La legge 196 del 1997 ha stabilito un accordo interconfederale tra Governo e sindacato.
La legge permette il cosiddetto leasing di manodopera, cioè il lavoro temporaneo o interinale.
Si tratta di un vero e proprio contratto, gestito dalle agenzie per il lavoro interinale nate ad hoc (umana, manpower, ali, adecco), che presuppone una serie di norme e regole.
A somministrare questi contratti sono le agenzie per il lavoro interinale che fanno proprio da tramite tra il datore di lavoro e il lavoratore che è un dipendente a tutti gli effetti.
Il contratto in sostanza si firma con la ditta di fornitura del servizio (appunto l'agenzia interinale) e si lavora per l'impresa utilizzatrice.
I contratti interinali
Quando si può fare
- per sostituzione di lavoratori che mantengono il loro posto
- nei momenti di intensa attività produttiva
- per l'esecuzione di un'opera o un servizio che non possano essere svolte dal normale processo produttivo dell'azienda
- per appalti che richiedano professionalità specifiche o che abbiano carattere eccezionale
Quando non si può fare:
- se nell'azienda ci sono già figure professionali di quel tipo
- per sostituire chi sciopera
- in aziende che abbiano nell'anno precedente licenziato collettivamente personale come quello ora richiesto
- per aziende in cassa integrazione
- per aziende non in regola con la legge sulla sicurezza
- per lavori pericolosi
Il contratto
Nel contratto deve essere specificato:
- il numero dei lavoratori
- le mansioni e l'inquadramento
- l'orario di lavoro
- il trattamento economico
- il versamento dei contributi
- la data di inizio e termine
- l’autorizzazione del ministero del lavoro
Il contratto può essere a tempo determinato o indeterminato (nel secondo caso si tratta di essere a "disposizione" senza limite di data dell'impresa utilizzatrice).
Nel primo caso il contratto deve indicare:
- il motivo dell'assunzione
- il nome dell’impresa fornitrice (esempio ALI)
- il nome del datore di lavoro
- le mansioni, l'orario, la retribuzione
- inizio e termine del contratto
Nel secondo caso si deve invece specificare:
- lettera di assunzione (con il periodo di prova indicato)
- lettera di assegnazione alla mansione specifica (dove saranno indicati gli incarichi che il lavoratore andrà a svolgere)