I migliori film horror degli anni '70
Dal punto di vista cinematografico gli anni '70 hanno avuto come chiave di volta il cinema horror. Molte pellicole americane e italiane di quegli anni rimarranno sempre dei cult per gli amanti del genere.
Horror e splatter
Negli anni '70 furono prodotte innumerevoli pellicole horror a basso budget per via anche della risposta del pubblico che, manifestando in quegli anni un forte interesse per l'occulto e il grottesco, alimentava il susseguirsi dei film. Quasi tutti furono connotati come B-movies. Tuttavia i registi e gli interpreti di molti di quei film erano tutt'altro che di serie B. Parliamo di interpreti come Klaus Kinski, Telly Savalas, Massimo Girotti, Gianni Cavina, Gabriele Lavia, Alida Valli, Carla Gravina, ecc . Tra i registi si ricordano William Friedkin, Wes Craven, George Romero, Pupi Avati, Dario Argento, Lucio Fulci, Ugo Liberatore e altri. Lo “splatter” è stata una diramazione dell'horror anni '70 americano e presenta caratteristiche di sadismo e violenza spesso inscenate con abbondanza di sangue, svisceramenti e decapitazioni. Ricordiamo ad esempio film come”Le Colline Hanno Gli Occhi”, “ Non Aprite Quella Porta” e “L'Ultima Casa A Sinistra”.
In generale l'horror italiano si è distinto maggiormente per essere ricercato e caratteristico in ogni pellicola, mentre il mercato americano, pur offrendo pellicole di notevole interesse, non ha mai fatto salti di qualità evidenti.
I film migliori
Si deve oggettivamente riconoscere che – per qualità, tecnica, regia, trama, interpretazione – ci sono pellicole che si distinguono in modo netto. Vediamone alcune tra le migliori.
L'esplosione dei connotati occulti e “gore” avvengono con “L'Esorcista”del 1973, che lascerà un seguito di altri film imperniati sul Diavolo e il maligno. George Romero con “Zombie” del 1978, incolla gli spettatori in un claustrofobico tentativo di salvezza da parte di un gruppo di umani alle prese con un'invasione di morti viventi. L'orrore si trasforma in un inquietante brivido psicologico grazie a Brian De Palma che trasforma in film un libro di Stephen King. Si tratta di “Carrie” del 1976. “Halloween” del 1978 dà inizio alla serie di pellicole "slasher" che hanno come tema la figura del killer psicopatico in cerca di teenagers da uccidere. Il successo del film rimarrà incontrastato. In “The Car – La Macchina Nera” del 1977, l'orrore e lo sgomento sono impersonati da una misteriosa auto all'apparenza senza guidatore che miete vittime nel West degli USA. In Italia Pupi Avati firma “La Casa Dalle Finestre Che Ridono”. 1976. Particolarmente suggestivo e inquietante. L'orrore è indefinito, privo di cliché e facili esagerazioni. Tutto è paurosamente sinistro. Un anno prima Dario Argento siglava il suo capolavoro horror/thriller: “Profondo Rosso”. La colonna sonora dei Goblin sigillava un perfetto film di culto.