I nove mesi di Adriano alla Roma: storia di un fallimento
Adriano Leite Ribeiro è uno di quei calciatori che fanno rimanere i tifosi con l'amaro in bocca. Le sue potenzialità incredibili sono state vanificate da una testa non all'altezza. I tifosi della Roma ne sanno certamente qualcosa...
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Gli esordi ed il primo periodo in Italia
Adriano Leite Ribeiro, noto semplicemente come Adriano, nasce il 17 febbraio 1982 in una famiglia molto povera di Rio de Janeiro. Il talento del giovane calciatore esplode presto con la maglia del Flamengo. Adriano è un centravanti molto potente, dotato di un sinistro micidiale e di una buona tecnica, tutte doti che attirano l'attenzione dell'Inter. Il club nerazzurro porta il giovane brasiliano in Italia nella stagione 2001-02. Adriano segna all'esordio in una prestigiosa amichevole in casa del Real Madrid con una devastante punizione (un altro marchio di fabbrica della punta) e si ripete in campionato contro il Venezia. Ma l'Inter dell'epoca annovera attaccanti come Ronaldo, Vieri, Recoba e Kallon, dunque Adriano viene ceduto in prestito alla Fiorentina, dove disputa un buon finale di stagione. La definitiva consacrazione di Adriano si ha però nei due anni successivi, tra le file del Parma. Con la maglia della squadra emiliana il brasiliano realizza 23 reti in 37 partite. Questi numeri bastano a convincere Moratti a riportarlo a Milano.
Gli alti e bassi all'Inter ed il ritorno in patria
Per un anno e mezzo Adriano riesce a dimostrare il suo potenziale, ma in seguito la situazione peggiora notevolmente. Problemi di natura sia fisica che psicologica spingono nel 2008 il giocatore ed il club nerazzurro a separarsi per 6 mesi, con il prestito del centravanti al San Paolo, dove Adriano ritrova la serenità necessaria. Al suo ritorno Adriano trova sulla panchina nerazzurra Josè Mourinho. Il rapporto tra i due è controverso ed oscilla tra alti e bassi continui. I continui ritardi, la dipendenza dall'alcol, la depressione e i problemi della vita privata di Adriano portano ad un addio definitivo con il club di Moratti nell'aprile del 2009.
Il disastro romano
Dopo un'entusiasmante esperienza al Flamengo, suo club di origine, nell'estate 2010 Adriano torna in Italia, alla Roma, che decide di scommettere su di lui. "Roma torna ad avere un Imperatore", scrivono i giornali, ma Adriano si presenta appesantito e non riesce a sfondare, complici i numerosi infortuni e la grande concorrenza in attacco.
Inoltre, l'alcol continua ad essere un grande problema per il brasiliano e la sua vita a Roma non è delle più esemplari. Così dopo 9 mesi e nessun goal, l'esperienza di Adriano alla Roma si conclude e l'Imperatore fa il suo mesto ritorno in patria, questa volta al Corinthians.