I quaderni di Malte Laurids Brigge: recensione e trama
Un libro indefinibile, un romanzo-non romanzo che analizza nel profondo le solitudini e le angosce di un uomo in una Parigi cupa alle soglie dello scoppio della prima guerra mondiale.
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Il contesto storico
Scritto tra il 1904 e il 1910 (data di pubblicazione), I quaderni di Malte Laurids Brigge di Rainer Maria Rilke sono una fondamentale testimonianza della letteratura degli anni precedenti alla prima guerra mondiale. Si tratta di un romanzo che in realtà è un non romanzo, un insieme di parole, visioni, racconti e memorie completamente influenzato dal contesto storico in cui lo scrittore austriaco si trova a scrivere. Si tratta di un'opera che rappresenta una sorta di urlo contro tutto e tutti: in ogni parola e in ogni frase si cela costante quel senso di solitudine, di chiusura spirituale nei confronti degli altri, di paura e distacco dal mondo. Rilke ha voluto con questo libro raccontare gli orrori e le paure di una Parigi che, come lui stesso descrive, puzza di unto, di patatine fritte e di angoscia. È proprio in questo contesto di disperazione, dove i fantasmi del passato riprendono vita, che nasce la decisione di cercare una luce, di trovare una strada per risalire dal buio. I quaderni di Malte Laurids Brigge rappresentano un unicum nel panorama letterario di questo tempo: può essere considerato un libro senza genere, perché difficile inquadrarlo e definirlo all'interno di un preciso schema di scrittura.
La trama
All'interno dei quaderni di Malte Laurids Brigge si racconta la vicenda di uno straniero, Laurids Brigge appunto, un danese che vanta antiche origini nobiliari, che approda a Parigi e che qui per le vie della città (e in particolar modo in quelle del Quartiere Latino, dove decide di trasferirsi) si perde alla ricerca del significato della vita e della morte. La Parigi cupa e la situazione storica, appena prima dello scoppio della prima guerra mondiale, portano Malte, appassionato di poesia, a interrogarsi sulle grandi questioni che attanagliano ogni uomo.
Lo scrittore
L'opera, come precedentemente anticipato, porta la firma di Rainer Maria Rilke, uno scrittore di origine boema (è nato a Praga nel 1875), che ha vissuto la sua vita in Austria fino alla morte avvenuta, poi, in Svizzera, a Montreux, sul lago di Ginevra nel 1926. Viene considerato uno dei principali poeti tedeschi del ventesimo secolo: I quaderni di Malte Laurids Brigge sono la sua opera più famosa, ma oltre a questi si ricordano anche le Elegie duinesi e i Sonetti a Orfeo.