Il caffè espresso al bar: una tradizione italiana
Il caffè è l'irrinunciabile piacere degli italiani che non rinunciano a una tazzina dopo i pasti e a una pausa durante il lavoro.
Il caffè
L'origine di questa bevanda è avvolta nel mistero, di certo si sa che la pianta veniva coltivata in paesi caldi, probabilmente in Etiopia e di qui lentamente si diffuse nel vicino Oriente per giungere poi a Istanbul.
Gli europei vennero a conoscenza della bevanda grazie ai loro contatti con i popoli mediorientali, si ipotizza che i Turchi che assediarono Vienna nel XVI secolo ne abbiano abbandonato grandi quantità durante la ritirata. In questo modo gli austriaci conobbero l'aromatico infuso, non a caso i primi caffè nacquero proprio in Austria e da lì si diffusero negli altri stati.
Per quel che riguarda l'Italia, si racconta invece che un medico veneziano, di ritorno dall'Egitto nel 1570, portò con sé dei chicchi per far conoscere anche ai suoi concittadini l'aroma della bevanda. Circa un secolo dopo fu proprio a Venezia che nacque il primo caffè, il primo bar dell'epoca.
Aprirono caffè anche nelle altre principali città della penisola e presto divennero i luoghi di ritrovo degli intellettuali che lì si riunivano a discutere.
Poi nacque il caffè espresso: fu un'invenzione tutta italiana che rese la bevanda più gustosa e concentrata.
L'inventore della macchina per espresso fu il torinese Angelo Moriondo che la brevettò nel 1884 e l'anno seguente la presentò all'Esposizione Internazionale di Parigi.
Un secolo di caffè espresso
Il brevetto della macchina di Moriondo venne venduto per essere perfezionato e iniziò una prima produzione industriale. All'inizio del 1900 le prime macchine espresso comparvero nei bar, erano molto diverse da quelle che conosciamo adesso, ma permettevano di gustare una bevanda dall'aroma intenso.
Negli anni '30, sempre un italiano, Gaggia ideò le macchine espresso, simili a quelle odierne.
Per gli italiani il caffè divenne una vera e propria arte, doveva essere tostato al punto giusto, dosato al grammo e composto di miscele selezionate: solo così si poteva e si può ancora oggi ottenere il vero espresso all'italiana.
Se gli italiani lo hanno studiato e perfezionato è perché dal nord al sud, tutti erano uniti da un grande amore per il caffè, un amore che si è trasformato in un rito.
Un buon caffè dopo il pasto è irrinunciabile, così come è abitudine consolidata gustarsi una tazzina prendendosi una pausa di pochi minuti.
Il caffè rilassa o dà una sferzata di energia, ma non deve essere quello lungo e annacquato che si beve all'estero o il fortissimo caffè turco: solo l'espresso è in grado di dare un senso di piacere a noi italiani.