La figura del consulente finanziario indipendente: competenze e attività
Il consulente finanziario indipendente è un soggetto che svolge attività autonoma, di libero professionista, quale consulente per gli investimenti finanziari.
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Normativa
La figura del consulente finanziario nasce con il decreto Eurosim, emanato nel 1996, che, con il Decreto legislativo 58 del 1998 (Testo Unico della Finanza), ha regolamentato l’attività di consulenza finanziaria. In particolare, l’articolo 18 bis del Decreto Legislativo 58/98 ha definito l’attività di consulenza, mentre l’articolo 18 dello stesso decreto ha previsto la creazione di un Albo dei consulenti indipendenti che dovrà essere depositato presso un organismo costituito da responsabili nominati attraverso un decreto del Ministero dell’Economia e della Finanza, sentiti i pareri vincolanti della Consob e della Banca d’Italia. In concreto, però, ad oggi manca una disciplina dettagliata dell’attività del consulente, che è regolamentata dalle norme del Codice Civile in materia di contratto d’opera (articolo 2222 c.c.) e di prestatori d’opera intellettuale (articolo 2229 e seguenti c.c.).
Attività del consulente finanziario indipendente
Il consulente finanziario è una persona fisica che svolge attività di libero professionista, prestando la sua assistenza a clienti che gli richiedono una consulenza per dare corso ad un investimento. Egli opera in totale indipendenza, infatti non è legato ad alcun istituto bancario, banche, finanziarie o altro, e pertanto opera in assenza di conflitti di interesse, e l’unica remunerazione che percepisce è quella della parcella che presenta al cliente. Infatti, il consulente finanziario indipendente è anche noto come “consulente fee only”, da una espressione utilizzata negli Stati americani, che letteralmente significa “solo a parcella”.
Il consulente finanziario indipendente effettua un’analisi approfondita della situazione economica del suo cliente e di quelli che sono gli investimenti finanziari maggiormente redditizi, attraverso l’analisi dei mercati finanziari, al fine di suggerire al suo cliente l’investimento più adatto a lui. Il consulente, pertanto, non vende prodotti finanziari ma si limita a fornire una consulenza per gestire al meglio il patrimonio. Il cliente, ricevuta la consulenza, sarà poi libero di concretizzare l’investimento consigliato dal consulente presso qualsiasi istituto bancario, solitamente quello di sua fiducia, non avendo, come detto, il consulente alcun legame con istituti bancari, dai quali in ogni caso non percepisce nessuna percentuale sull’investimento.
In conclusione, il consulente finanziario indipendente è in professionista in grado, grazie alla sua professionalità ed esperienza, di ricercare quelli che sono gli investimenti maggiormente sicuri e redditizi, il che è importantissimo, soprattutto nei contesti attuali.