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La mala educación: recensione e scheda del film

Presentato fuori concorso come film d'apertura al 57º Festival di Cannes, La Mala Educacion è il film più sofferto e controverso di Pedro Almodovar.

Trama e scheda tecnica:

Madrid anni 80: Ignazio è un attore, va a trovare Enrique che è un regista nonché suo primo amore al tempo del collegio. Ignazio gli propone un racconto basato sui loro primi turbamenti amorosi interrotti dall'intromissione di Padre Manolo. Enrique, turbato dalla mancanza di ispirazione, decide di fare il film, ma non riconosce più in Ignazio la persona di cui era innamorato. Dopo varie indagini scopre una verità che lo lascerà a bocca aperta. Regia: Pedro Almodovar
Produzione: Spagna 2003
Genere: Drammatico Romantico
Durata: 106 min
Sceneggiatura: Pedro Almodovar
Fotografia: Jose Luis Alcaine
Montaggio: Jose Salcedo
Scenografia: Antxon Gomez
Costumi: Paco Delgado
Colonna Sonora: Alberto Iglesias
Interpreti: Gael Garcia Bernal, Fele Martinez, Javier Camara, Lluis Homar, Daniel Gimenez Cacho, Fran Boira, Francisco Maestre, Juan Fernandez, Ignacio Perez

Recensione:

Dopo due grandi capolavori (Tutto su mia madre e Parla con lei) Almodovar sforna questa pellicola carica di forti aspettative e forse troppe indiscrezioni sul presunto lato biografico del film. Con La mala educacion il regista spagnolo rinuncia alla vena ironica e diventa serissimo, tragico e romantico, in una parola passionale. L’intero racconto si snoda su tre livelli temporali come tre sono anche i personaggi principali dell’intrecciatissima trama. Enrique, Ignacio/(Juan) e Padre Mammolo si incontrano e scontrano in un viaggio nel tempo non lineare. Su tutto il lungometraggio pende la spada di Damocle dell'abuso sessuale di Padre Manolo sul piccolo Ignacio. Ma questa violenza non viene avvertita come una denuncia da parte del regista contro la chiesa cattolica ma esiste ed è fortemente presente, come è presente la Spagna franchista e puritana degli anni ’50 e ’60 e quella libertina degli anni '80. I personaggi subiscono passivamente il lato peggiore del loro contesto storico e le loro azioni sembrano essere il frutto malato di quegli anni. Un film dove mancano le donne e l’amore omosessuale sboccia come cosa naturale e viene rovinato dalla violenza. L’epilogo a sorpresa con una serie di rivelazioni a catena ci fornisce forse la più chiara chiave di lettura di questa messa in scena, e cioè il secolare scontro tra società e individualità dove l’essere umano si cimenta quotidianamente in uno scontro impari per riuscire ad affermare e godere liberamente dei propri sentimenti.

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