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Le regole della casa del sidro, recensione e scheda del film

Film del febbraio del 1999, Le regole della casa del sidro (titolo originale The cider house rules), diretto dal regista svedese Lasse Hallström, è tratto dall’omonimo romanzo del 1985, scritto dall’apprezzato John Irving.

Scheda e trama del film

La pellicola, della durata di circa due ore, rientra a pieno titolo nel genere drammatico e tra le fila del cast conta attori come Tobey Maguire, Charlize Theron, Delroy Lindo e Michael Caine. Favorevolmente accolto dal pubblico e dalla critica, il film si aggiudica anche ben due premi Oscar nel 2000: il primo per miglior sceneggiatura non originale, affidata allo stesso Irving, e il secondo assegnato a Michael Caine, come miglior attore non protagonista. La vicenda, ambientata nello stato americano del Maine, durante gli anni del secondo conflitto mondiale, ha per protagonista un orfano, Homer, interpretato da Maguire, della cui crescita ed istruzione si prende carico il dottor Wilbur Larch. Questi esercita la propria professione di medico in una struttura a metà strada tra un ospedale e un orfanotrofio in cui il giovane, che considera l’uomo tutore e mentore, spesso si presta a fungergli da assistente. Presto però in Homer si farà strada un senso di ribellione insieme con la stuzzicante convinzione che il mondo da vivere non sia tutto quello che ha imparato a conoscere tra le quattro mura asfissianti dell’istituto.

Recensione

Attingendo a piene mani dal romanzo, Le regole della casa del sidro, nella sua trasposizione cinematografica, mantiene inalterato il filone del percorso di formazione e crescita che caratterizza l’opera. Dal momento in cui Homer lascerà l’orfanotrofio, infatti, prende avvio il processo che lo porterà alla maturazione e alla completa presa di coscienza di sé. Assunto come raccoglitore di mele nella casa del sidro, da qui inizia il viaggio interiore del giovane. Homer impara a conoscere la fatica, l’amore, l’odio, l’amicizia. In particolare, il sentimento per Candy, il cui marito è in guerra, sarà per lui occasione per misurarsi con sensazioni contrastanti e motivo di crescita in più. Il pubblico non potrà fare a meno di immedesimarsi negli inciampi necessari dei personaggi, capendone a fondo i dubbi e le titubanze, giustificandone le scelte. Alla fine Homer porterà a termine il suo viaggio, diventerà adulto, prenderà delle decisioni, definitive, e farà ritorno a casa. Da uomo. Un film profondo e garbato, che procede lento ma che non annoia. Di una piacevole e delicata intensità.

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