Michael Bublé: la riscoperta del jazz
Michael Bublè ha fatto riscoprire a larghe fette di ascoltatori la musica Jazz. A oggi, ha venduto oltre venti milioni di copie dei suoi lavori.
Chi è Michael Bublè
Michael Bublè è stato artefice nel corso degli ultimi anni di un piccolo miracolo, la riscoperta del jazz da parte di un vasto pubblico di ascoltatori che hanno rispolverato grazie a lui un genere che pure, nel corso dei decenni ha avuto grande successo grazie ad una serie di grandissime personalità come Louis Armstrong ed Ella Fitzgerald, per poi decadere a causa del mutato gusto delle masse dei consumatori, che a poco a poco lo aveva trasformato in fenomeno di nicchia.
Dagli esordi ad oggi
Nato a Burnaby, in Canada, il 9 settembre del 1975, Michael Bublè vanta ascendenze italiane. Particolare di non secondaria importanza, visto che proprio il nonno italiano, nativo di Preganziol è colui che lo ha incoraggiato a coltivare le sue doti canore, notevoli sin dall’infanzia. Doti che vengono incentivate anche con la formazione di una robusta ed eccentrica formazione musicale, che lo porta ad ascoltare i lavori di Ella Fitzgerald e Frank Sinatra e a cercarne di riprodurre le prestazioni vocali, affinandone rapidamente le doti naturali. Sin da giovanissimo, inizia a girare il Canada con la sua band e ad incidere album, che ne fanno una sicura promessa in attesa della giusta occasione. La svolta avviene quando ha la possibilità di cantare alla festa di matrimonio della figlia del Premier canadese Brian Mulroney, cui è presente David Foster, un produttore discografico e scopritore di talenti della Warner Bros, che decide di metterlo sotto contratto con una sottomarca della Reprise. Il suo primo lavoro ufficiale, esce nel 2003, con il suo nome e il successo dell’album ne decreta la notorietà a livello mondiale. In quell’album, c’è praticamente il suo mondo, quello del bel canto e dei grandi del passato che lo hanno fatto accostare alla musica, a partire da Ella Fitzgerald, passando per Sinatra e i Mills Brothers, finendo con Bobby Darin. Il tutto miscelato ad una manciata di gradevoli pezzi pop, che restituiscono un album capace di vendere milioni di copie e da proporlo come fenomeno a livello planetario. Da quel momento comincia un’intensa attività che lo porta a incidere molti dischi, sino a “Special Delivery” del 2010, tutti caratterizzati dal suo tono baritonale che lo ha fatto paragonare a Frank Sinatra e gli ha assicurato i favori del pubblico, tanto da superare i venti milioni di copie vendute nel mondo.