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Mitsubishi Colt: recensione

La monovolume compatta di casa Mitsubishi viene prodotta dal 1962 in ben otto serie, più vari restyling, l'ultimo dei quali presentato al Salone di Parigi del 2009. La novità dell'ultima versione, oltre alle linee simili a quelle della sorella Lancer, riguarda le nuove motorizzazioni 1.1 e 1.3 con doppia alimentazione benzina/GPL.

Colt: la nascita e l'ultima versione

Nata nel 1962 con motore da 0.6 litri e due cilindri, la prima Colt, denominata Colt 600, ottiene un buon successo commerciale, che porta la casa nipponica alla produzione di due modelli più potenti, la Colt 800 e la Colt 1000.
Dopo altre sei serie, viene presentata nel 2004 l'ottava, nelle versioni 3 porte, 5 porte e cabriolet, che ottiene 4 stelle nei crash test EuroNCAP.
Nel 2009, dopo un deciso restyling, ecco l'ultima generazione di Colt, che si ispira fortemente, soprattutto nel frontale, alla Lancer, con un design pulito, originale e ben proporzionato.
La nuova Colt, frutto del Mitsubishi Design Europe, è prodotta esclusivamente per il mercato europeo, e punta a un target che finora ha scarsamente considerato il segmento B, ovvero quello degli uomini dai 18 ai 35 anni.
La nuova Colt, disponibile nelle motorizzazioni 1.1 e 1.3 benzina, più la possibilità di abbinamento con il GPL, presenta una diminuzione di peso e degli attriti rispetto alla versione precedente, mentre internamente l'abitabilità e la possibilità di carico della vettura (1.032 litri reclinando i sedili posteriori) consentono il massimo della funzionalità e della sfruttabilità.
I prezzi vanno dagli 11.150 euro della versione base 1.1 benzina ai 15.500 euro della versione top di gamma 1.3 benzina/GPL.
Inoltre è sul mercato da fine 2009 la variante Ralliart, dotata di 1.5 turbo da 150 cavalli, assetto ribassato e interni sportivi.
I consumi si mantengono nella norma, attestandosi tra i 7,2 e i 7,8 l/100 km nel ciclo combinato, sia per il 1.1 che per il 1.3; mentre la versione Ralliart registra consumi intorno ai 8,7 l/100 km nel ciclo combinato.

Aspetti positivi

Prezzo;
sfruttabilità;
versatilità;
maneggevolezza;
tenuta di strada;
abitabilità anteriore;
assetto rigido;
motore rumoroso pur essendo un benzina;
molti spazi interni.

Aspetti negativi

Linee non convenzionali;
costo tagliandi;
abitabilità posteriore;
impianto stereo datato e privo di MP3;
consumi poco contenuti;
poca visibilità laterale frontale;
display di scarsa leggibilità con il sole;
raggio di sterzo ridotto;
scarsa scelta di colorazioni;
prestazioni.

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