Monsieur Batignole: recensione del film di Gérard Jugnot
La pellicola, uscita nel 2002 nelle sale cinematografiche è firmata Gerard Jugnot. Molti critici hanno paragonato la trama di Monsieur Batignole a La Vita è Bella di Benigni, la sola somiglianza è quella di aver deciso di trattare questo periodo storico sotto occhi non documentaristici, ma cogliendone anche la leggerezza e l'ingenuità del quotidiano. Il sorridere tra le due pellicole è molto diverso: molto più amaro, desolante e profondo nella pellicola italiana.
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Descrizione dei personaggi
Siamo a Parigi, nel 1942, la città è occupata dai nazisti. La popolazione è divisa tra collaborazionisti e indifferenti come Monsieur Edmond Batignole (Gerard Jugnot), un piccolo commerciante che ha come pensiero prevalente quello di arricchirsi dedicandosi solo ed esclusivamente al proprio lavoro, non curandosi di altro. Il suo personaggio è enigmatico, pur indossado una maschera per vivere serenamente. Edmond prende tutto alla leggera e si rifugia nel suo lavoro per non pensare perché stanco delle ingiustizie e dei capricci altrui, soprattutto della propria famiglia, concentrata sui propri desideri e futili ambizioni. La moglie è una donna innamorata degli status sociali e la figlia è giovane donna legata sentimentalmente a un uomo che non ama, ma che usa per un tornaconto personale. Edmond è sposato con Marguerite (Michéle Garcia), che vuole riscattarsi socialmente perché le apparenze per lei sono tutto, vuole entrare nell'alta società per riscuotere l'invidia delle clienti. Infatti adora il fidanzato della figlia, Pierre-Jean Lamour, uomo mediocre, che si crede un grande scrittore, ma in verità nessun critico e produttore letterario ne apprezza le doti. L'uomo vive in casa Batignole perché non può permettersi di vivere per conto proprio. Per fare carriera come scrittore di commedie, diventa un collaborazionista nazista, per godere di privilegi e favori che lo aiuteranno a spianarsi la strada. Essendo una persona poco problematica e con disturbi mentali, finisce per essere un fervido sostenitore del regime, facendo catturare la famiglia ebrea di Simon (Jules Sitruk).
Monsieur Barignole trama
La famiglia Batignole approfitta della disgrazia della famiglia ebrea occupandone l'immensa casa con l'aiuto delle conoscenze naziste di Pierre-Jean. Il piccolo Simon, bambino sveglio e curioso, riesce a sfuggire alla deportazione e ritorna in quella che credeva essere casa sua, ma trova Edmond Batignole che, vedendolo in quello stato, si impietosisce e decide di accoglierlo di nascosto. Simon spinge Edmond a togliere la maschera di superficialità che aveva deciso di indossare, muovendo i fili del cuore e del sentimento. Batignole prenderà forti decisioni, come quella di aiutare il bambino e le sue due cuginette a oltrepassare il confine francese per raggiungere la Svizzera dove potranno essere al sicuro dalla persecuzione. Durante quest'avventura Monsieur prenderà serie decisioni sulla sua vita, ritornando a vivere come forse non aveva mai fatto.