Mountain Bike carbon: recensione
Analizziamo le caratteristiche delle mountain bike con telaio in carbonio e confrontiamo alcuni modelli di questo tipo di bici.
La sfida dei materiali
La sfida tra i materiali leggeri usati nella realizzazione dei telai per le bici, si è ridotta alla contrapposizione tra quelli in lega di alluminio e quelli realizzati in fibra di carbonio. L'alluminio ha dominato la produzione di telai per le bici da corsa per anni trasferendosi poi anche al mondo delle mountain bike. Stessa cosa per il carbonio, che è stato impiegato prima per le bici da strada e poi per alcuni tipi di mountain bike, come il cross country o la maratona. Le leghe di alluminio hanno come caratteristiche principali:
- bassa densità;
- elevata duttilità;
- elevata rigidità.
Le fibre di carbonio, invece, si caratterizzano per:
- elevata resistenza in relazione al peso;
- elevata elasticità;
- costo elevato.
Le mountain bikes, come si sa, per loro natura sono impiegate su tracciati non asfaltati e accidentati che sottopongono il telaio (bike frame) a sollecitazioni importanti. Confrontando le prestazioni dei due materiali, risulta evidente che nel mondo delle MTB l'elevata resistenza del carbonio lo fa preferire all'alluminio. Inoltre, l'alluminio è noto per il suo affaticamento, cioè dopo una serie di cicli il materiale si indebolisce rapidamente ed è soggetto a rottura. Il carbonio, sotto questo aspetto, è il materiale più performante in assoluto.
Confrontiamo alcuni modelli
Confrontiamo tre modelli di mountain bike top di gamma, con sospensione frontale e telaio in carbonio. Il primo modello è la Bianchi Pulse 9100 SLX/XT, con telaio Bianchi Pulse Carbon Monocoque. La bici monta una forcella Rock Shox Recon con sospensioni dalla corsa di 10 mm. Cambio e deragliatore sono della Shimano, di qualità media; i freni idraulici sono della Magura (modello Louise con disco da 160 mm). Il punto forte della bici è però il telaio, degno erede del famoso Oetzi di qualche anno fa. La geometria è del tipo racing, un buon compromesso tra prestazioni, rigidità e comfort. Il prezzo è intorno ai 1700 euro.
Il secondo modello è la Bottecchia Fadalto FX598, con telaio in carbonio Toray T700 dalla geometria armonica e dal peso contenuto (1160 gr.). Freni, cambio e deragliatore, di buon livello, sono tutti della Shimano. La forcella è una Rock Shox Reba. Il prezzo è di 2400 euro.
Infine, la Olympia CSL-X Evo R1 ha il telaio fabbricato con tecnologia "tube to tube" che, grazie alle congiunzioni interne e a ben tre tipi diversi di trame in carbonio, fissa il peso a solo 1100 grammi. La forcella è una Rock Shox SID World Cup (15mm). Cambio e deragliatore sono di buon livello (Shimano XTR). Il prezzo è di 3700 euro.