Perché lo stadio del Palermo si chiama La Favorita
La denominazione dello stadio di Palermo, "La Favorita", deriva dal nome della tenuta in cui sorge. Lo stadio attualmente è intitolato a "Renzo Barbera" e non sempre è stato chiamato "La Favorita".
La costruzione dello stadio e la denominazione "La Favorita"
Lo stadio di Palermo fu costruito nel 1932, su progetto di Giovan Battista Santangelo, per prendere il posto del vetusto campo "Ranchibile". Il campo fu completato in breve tempo, così come la costruzione delle tribune e della gradinata, mentre le curve non erano in muratura. Lo stadio prese il nome di "Littorio", dato che si era in epoca fascista e che sulla pista da atletica che circondava il terreno verde si disputavano le manifestazioni sportive dei "Littoriali". Nel 1937 lo stadio fu poi intitolato a Michele Marrone, ex calciatore del Palermo deceduto nella guerra civile spagnola. Al termine della Seconda guerra mondiale lo stadio venne denominato "La Favorita", termine col quale era chiamato da diversi palermitani. Il nome deriva da quello della tenuta in cui sorge, "La Favorita", parco reale fatto costuire dal re di Sicilia Ferdinando III di Borbone, che fu anche re di Napoli col nome di Ferdinando IV, all'inizio dell'Ottocento. Si tratta di un'area verde molto estesa, ottenuta grazie all'espropriazione di diversi terreni; Ferdinando vi fece piantare molti alberi da frutto e di bosco e vi andava a caccia di selvaggina. L'area si trova alle pendici del monte Pellegrino, che separa Palermo da Mondello; la tribuna dello stadio rivolta verso il monte si chiama proprio "Monte Pellegrino".
Da "La Favorita" a "Renzo Barbera"
Lo stadio, dunque, nel 1948 prese il nome dal parco in cui fu costruito; nello stesso anno venne completata la costruzione delle curve, mentre in diversi periodi ne venne aumentata la capienza. Sempre all'interno della tenuta nel 1953 fu costruito l'ippodromo, anch'esso denominato "La Favorita". Ristrutturato in occasione dei Mondiali di calcio del 1990, lo stadio nel 2002 fu intitolato a Renzo Barbera, presidente che portò il Palermo ai migliori risultati della sua storia (raggiungimento della Serie A e due volte finalista perdente di Coppa Italia), morto proprio quell'anno. Negli anni successivi il presidente Maurizio Zamparini migliorò questi record e portò il Palermo addirittura in Europa. Proprio Zamparini ha mostrato interesse per la costruzione di un nuovo stadio di proprietà del Palermo Calcio (e non del comune come "La Favorita"), che dovrebbe prendere il posto dell'attuale.