Poseidon, recensione del film di Wolfgang Petersen
Poseidon è un film del filone catastrofico diretto da Wolfgang Petersen nel 2006, remake di L’avventura del Poseidon di Ronald Neame del 1972, basato su uno scritto di Paul Gallico. Il titolo del film deriva dal nome della nave su cui è ambientata la vicenda.
Trama
Durante la serata di Capodanno la nave da crociera Poseidon viene investita da un’imprevedibile onda anomala che ribalta completamente la nave. Dilaga il panico, molti passeggeri sono morti o sono rimasti feriti nell’impatto, dilagano incendi sparsi e inizia ad entrare acqua nella nave. I superstiti, su consiglio del capitano, decidono di rimanere nella sala da ballo in attesa dell’arrivo dei soccorsi, ma Dylan, interpretato da Josh Lucas, non crede che quel luogo sia sicuro, così decide di cercare una via d’uscita. A lui si uniscono: il cameriere che conosce la planimetria della nave; la madre single Maggie, con cui Dylan stabilisce fin da subito un’intesa, assieme al figlio Conor; il miliardario Richard, interpretato dal premio Oscar Richard Dreyfuss e Robert, l’ex sindaco di New York, interpretato da Kurt Russell, che vuole arrivare fino alla sala adibita a discoteca per andare a cercare la figlia Jennifer che si trova bloccata lì con il fidanzato Christian. I due gruppi riescono a ricongiungersi e a loro si aggiunge anche la clandestina Elena. La strada verso la salvezza è lunga e tortuosa, non tutti sopravvivranno, qualcuno dovrà sacrificarsi per far uscire i compagni di viaggio dalla nave.
Analisi
il film Poseidon offre tutti gli ingredienti che ci si aspetta da un film d’azione di questo genere: avventura, suspance, tensione tra i superstiti e ovviamente non può mancare anche la nascita di una storia d’amore. Non tutto funziona, certo, in alcuni tratti sembra poco convincente, inoltre la psicologia dei personaggi non è stata adeguatamente delineata, ma solo accennata. Abbandonata ogni riserva, lo spettatore viene portato a scommettere su chi sarà il primo a morire durante la rischiosa impresa e su chi invece riuscirà a uscire sano e salvo dalla nave, cosa che risulta abbastanza ovvia e riserva poche sorprese. La pellicola riesce comunque a tenere con il fiato sospeso lo spettatore, volto a seguire con vivo interesse lo svolgersi dell’azione, e questo è quello che più conta.