Prestiti per dipendenti: forme di finanziamento e agevolazioni
Se siete dipendenti di aziende pubbliche o private e avete bisogno di liquidità, potete accedere a diversi prestiti e finanziamenti. Tutti i prestiti illustrati sono caratterizzati da tasso fisso e rata costante.
Il prestito personale
Si tratta di un prestito che viene richiesto ad una società finanziaria o a una banca indipendentemente dalla necessità di acquistare un particolare bene o servizio. Possono accedervi i lavoratori dipendenti sia a tempo indeterminato che a tempo determinato. Se il contratto di lavoro è a tempo determinato, in mancanza di prestazione di garanzia da parte di un terzo, si dovrà estinguere il prestito entro il termine del contratto stesso. La durata massima del prestito è di 10 anni e l’importo massimo finanziabile è pari a 30.000 euro. Le spese connesse all’accensione di questo tipo di prestito variano secondo l’istituto che lo concede. Non è richiesta la fornitura di un bene in garanzia come invece accade per i mutui casa.
Il prestito fiduciario
Si richiede per ottenere liquidità quando ci si trova ad affrontare una situazione di difficoltà. Non occorrono né documentazione comprovante le motivazioni per le quali si richiede il prestito né beni da fornire in garanzia. Possono accedervi tutti i lavoratori dipendenti che: - abbiano un reddito mensile sufficiente a coprire la rata; - non siano iscritti negli elenchi dei protestati o dei cattivi pagatori; - non abbiano fatto registrare ritardi nei pagamenti di rate di finanziamenti precedenti; L’importo massimo erogabile è di 30.000 euro e la durata massima è di 10 anni.
La cessione del quinto e il prestito delega
Si tratta di due tipologie di prestito personale non finalizzate all’acquisto di beni o servizi alla quale possono accedere anche i dipendenti protestati e i cattivi pagatori. Mentre tutti i lavoratori dipendenti possono fare richiesta per la cessione del quinto, il prestito delega è destinato solo a dipendenti pubblici e statali. Funzionano in modo simile: la garanzia è costituita dal TFR e il rischio grava sul datore di lavoro. Per accedere occorre avere un contratto di lavoro a tempo indeterminato da almeno 6 mesi. E’ il datore di lavoro che effettua la trattenuta sullo stipendio per provvedere al pagamento della rata che, nel caso della cessione del quinto, può essere al massimo pari al 20% dello stipendio stesso mentre per il prestito delega può arrivare fino al 40%. I due prestiti possono essere abbinati, la durata massima è di 10 anni per entrambi. Il vantaggio è che i tassi sono di solito più convenienti e che l’importo massimo finanziabile è superiore rispetto agli altri prestiti personali.
Siti utili per approfondimenti
Potete trovare maggiori chiarimenti e opportunità di confrontare prestiti diversi consultando i siti: - Finanziamenti.it - Prestitosulweb.it - Prestitoconveniente.it - Guida-prestiti.com