Prestiti personali banca, come sceglierli?
Il ricorso al prestito dalle banche è una realtà sempre più diffusa nel nostro Paese. Prima di scegliere un prestito, però, bisogna valutare alcuni parametri di fondamentale importanza. Vediamoli.
Il prestito è un impegno vincolante
Richiedere un prestito è un'azione che deve essere valutata con estrema attenzione.
È infatti necessario chiedersi se è davvero l'unica alternativa possibile. Nessuno, men che meno la banca, regala i propri soldi senza avere un ritorno in termini di interesse e guadagno. E questo vale tanto per le banche quanto per le finanziarie, anche se a ben guardare i prestiti bancari risultano, ad oggi, un tantino più "convenienti" (se di convenienza possiamo parlare) rispetto a quelli erogati dalle finanziarie. Iniziamo con il dire che nel momento in cui si chiede un prestito si va a richiedere della liquidità alla banca. Tale liquidità è ottenibile non soltanto con il semplice prestito personale, ma anche tramite il prestito al consumo (finalizzato all'acquisto di un bene), la scopertura del conto corrente, le carte revolving o la cessione del quinto.
Valutare bene gli interessi legati al prestito: il TAN
Il prestito bancario concesso rappresenta un obbligo per il soggetto che lo riceve a restituire l'importo ricevuto, comprensivo di una percentuale di interesse.
I famigerati TAN e TAEG!
La legge obbliga le banche e gli istituti di credito a comunicare in modo chiaro e preciso l'ammontare di questi due valori.
Il primo è il TAN. Chi se ne intende bene sa che spesso questo valore è minore del successivo TAEG. Si tratta del Tasso Nominale Annuo, e benché possa essere importante nella valutazione, non aiuta a capire il costo effettivo che andremo a sostenere per "ripagare" il prestito concessoci, in quanto viene calcolato semplicemente su base lorda.
Occhio al TAEG
Ciò che veramente influisce sul costo totale del prestito è il TAEG ovvero il Tasso Annuo Effettivo Globale. Al suo interno, infatti, sono comprese tutte le spese del prestito, e quindi anche quelle di istruttoria, di assicurazioni sul credito, obbligatorie e così via. Non per nulla, il TAEG è anche detto ISC, ovvero Indice Sintetico di Costo. Più basso è il valore in percentuale di questo parametro, più "conveniente" è il prestito a cui è riferito. In ogni caso, con cadenza trimestrale la Banca d'Italia stabilisce i tassi massimi applicabili. È bene consultarli spesso, sia sulla Gazzetta Ufficiale che sul sito "Bancaditalia.it". La scelta del prestito personale più adatto alle proprie esigenze deve essere fatta con calma. La fretta, infatti, non è una buona consigliera. Esistono diversi portali per il confronto dei finanziamenti o per la richiesta di preventivi di prestiti online. Buone regole sono, quindi: - Confrontare diversi tipi di offerte. - Considerare il TAN. - Avere la massima accortezza nella valutazione del TAEG.