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Ristrutturazione casa: info su prestiti e agevolazioni

i lavori di ristrutturazione possono essere, specialmente in questo momento in cui le Regioni devono approvare il nuovo Piano Casa, un'opportunità interessante, grazie alla possibilità di poter anche aumentare la cubatura.

Agevolazioni fiscali per i lavori di ristrutturazione

In vista dell'approvazione del nuovo 'Piano Casa' da parte di ciascuna Regione, ristrutturare la propria casa potrebbe essere vantaggioso, anche alla luce degli aumenti di cubatura che dovrebbero essere garantiti, così come deciso dal DL Sviluppo: un aumento del 20% in caso di sola ristrutturazione, e fino al 30% se si prevede l'effettuazione di lavori di demolizione (anche parziale) e di ricostruzione/ ristrutturazione. Inoltre, i lavori di ristrutturazione godono dell'agevolazione fiscale (con aliquota al 36%) da portare in detrazione della dichiarazione dei redditi, ciascun anno per 10 anni consecutivi (a partire dal 2002, infatti, non si può più decidere sulla durata di 5 o 10 anni). Tuttavia, per poter beneficiare delle agevolazioni fiscali bisogna seguire una prassi abbastanza articolata, che va dalla comunicazione dei lavori fino al pagamento degli stessi, che deve essere fatto esclusivamente tramite bonifico bancario. I lavori di ristrutturazione che possono godere delle agevolazioni fiscali sono quelli di 'ristrutturazione straordinaria', come ad esempio l'abbattimento delle barriere architettoniche e la 'riqualificazione energetica'. Per quest'ultima va fatto notare che fiscalmente le opere atte a migliorare l'efficienza energetica possono beneficiare della detrazione con aliquota al 55%, ma che non è cumulativa con quella al 36%, e la scelta dell'una o dell'altra agevolazione spetta esclusivamente al contribuente.

I finanziamenti più vantaggiosi

La forma di finanziamento economicamente più vantaggiosa, per sostenere i lavori di ristrutturazione, rimane il mutuo, per almeno due aspetti: il primo è rappresentato dal fatto che i tassi dei mutui sono sempre più bassi rispetto a quelli dei finanziamenti normali e anche la durata è molto più ampia (generalmente nel caso dei mutui arriva fino a 20 anni ed eccezionalmente anche a 25 anni, mentre i finanziamenti non superano i 10 anni). L'altro è rappresentato dalla possibilità di portare gli interessi passivi del mutuo in detrazione (che nel caso della ristrutturazione sono pari a un importo massimo di circa 2.500 euro), possibilità che manca, invece, alle altre forme di finanziamento. Ovviamente c'è un lato negativo, rappresentato soprattutto dalle soglie minime di spesa da sostenere durante i lavori per ottenere mutui per la ristrutturazione: la cifra minima è in media di 30 mila euro. Inoltre, sono previste delle ulteriori agevolazioni nel caso in cui vengano compiuti i lavori di ristrutturazione per l'abbattimento delle barriere architettoniche per le persone disabili.
Per avere maggiori informazioni, e rimanere aggiornati, si può consultare il sito Handylex.org, che specifica le modalità per poter accedere ai contributi e alle varie agevolazioni.

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