Saw III, recensione del DVD
Saw, la saga che ha appassionato il pubblico del mondo intero. Di seguito una breve recensione sul terzo capitolo uscito anche nella versione DVD.
/wedata%2F0036732%2F2011-08%2FSaw-III---Lenigma-senza-fine.jpg)
Le origini
La ben nota saga di questo thriller psicologico ha esordito in Italia con "Saw - L'enigmista" il 14 gennaio del 2005. Il primo film della serie, diretto da James Wan, ha ottenuto un enorme successo grazie alla sua trama avvincente e per nulla scontata, all'ingegno nell'utilizzo di determinate trappole e ai suoi colpi di scena. I sequel successivi, di cui l'ultimo in 3D, sono stati diretti da quattro registi diversi: James Wan, Darren Lynn Bousman, David Hackl e Kevin Greutert.
Ognuno di loro ha volto la propria attenzione ai modi più svariati di ideare trappole mortali, senza discostarsi dal tema di fondo che il produttore Gregg Hoffman ha desiderato trasmettere.
"Ho una malattia che mi divora dall'interno e sono stanco di chi non riesce ad apprezzare il dono della vita": è proprio questa frase, pronunciata da Jigsaw, ossia l'enigmista indiscusso, a rappresentare il fulcro di tutta la saga. Queste parole ci introducono al tema principale sull'importanza della vita e la considerazione che ogni uomo ha di essa. Le "vittime" di Jigsaw sono molto spesso persone che non hanno saputo come vivere la loro vita nel modo più opportuno, limitandosi a sprecarla giorno dopo giorno. Il suo scopo primario, infatti, è proprio quello di porli dinanzi alla morte e dar loro la possibilità di salvarsi, perché solo in quel modo potranno davvero cambiare la loro concezione della vita.
Saw III: trama del film
Il terzo film della saga, "Saw III - L'enigma senza fine", uscito in Italia nel 2006, è stato dedicato al produttore dei primi due, Gregg Hoffman, morto il 4 dicembre del 2005. L'intreccio, in questo nuovo capitolo della serie, si concentra su Jeff Reinhart, un uomo pieno di rancore per la perdita del figlio e desideroso di vendetta. Le prove che gli si presenteranno dinanzi verteranno sulla scelta di perdonare o condannare gli omertosi, ossia quelle persone che, in un modo o nell'altro, sono state coinvolte nell'incidente stradale in cui il figlio ha perso la vita. Ovviamente, non mancherà l'alta tensione e i colpi di scena, che si susseguiranno durante tutto il film.