Unione Calcio Sampdoria, dalla Champions alla B
Da Vialli e Mancini, alla serie B.
I fasti della Samp anni '90
L’Unione Calcio Sampdoria, nata nel 1946, a Genova, dalla fusione della Sampiernaderese con l’Andrea Doria, è una delle poche squadre riuscita a trionfare nel campionato italiano fuori dai club di vertice. Il periodo di maggior successo della Sampdoria è a cavallo tra gli anni ’80 e gli anni ’90, sotto la guida di Boskov prima, e di Sven Goran Eriksson poi, dal 1992. In questo periodo la Sampdoria raggiunge una serie di titoli importanti sfidando il Napoli di Maradona e il Milan stellare di Sacchi e Capello, tra cui: - 4 Coppe Italia nel 1985, 1988, 1989 e nel 1994; - 1 Coppa delle Coppe nel 1990; - 1 Scudetto nel 1991; - 1 Supercoppa Italiana nel 1991. Tra queste tante vittorie però i tifosi non certo hanno dimenticato la sfortunata sconfitta nella finale di Champions League del 1992, disputata nello storico Wembley, contro il Barcellona. È la punizione di Koeman nei supplementari a regalare il successo agli spagnoli.
Dalla Champion alla serie B
I tempi gloriosi delle vittorie e del calcio spettacolare, sembrano essere tornati con l’arrivo a Genova della nuova coppia di “gemelli del gol” Cassano-Pazzini, che promette di non far rimpiangere Vialli e Mancini, i veri mattatori della Samp vincente degli anni ’90. Nella stagione 2009-2010, alla guida di Luigi Delneri, la Sampdoria affianca ai due formidabili attaccanti ed al capitano Palombo elementi di spicco come Pozzi, Poli, Zauri e Semioli, a cui nel mercato di Gennaio si aggiungono Guberti e soprattutto Storari. La squadra parte forte in campionato, racimolando 5 vittorie nelle prime 6 partite, mantenendo per quasi due mesi la testa della classifica. Dopo un periodo difficile con risultati e prestazioni altalenanti, torna a brillare e alla fine si piazza quarta e accede ai preliminari di Coppa Campioni. La stagione successiva vede il cambio della guida tecnica, che porta Mimmo Di Carlo a sostituire Delneri passato, insieme al direttore sportivo Marotta, alla Juventus. In agosto i doriani affrontano i temibili tedeschi del Weder Brema nel prelinare di Champions valevole per l’accesso al tabellone finale della competizione. La Sampdoria, nonostante due buone gare, viene eliminata in virtù della sconfitta per 3 a 1 rimediata a Brema e dell’inutile vittoria per 3 a 2 a Marassi. Il campionato nella stagione 2010-2011 è un vero calvario, soprattutto il girone di ritorno, quando neanche il cambio di panchina da Di Carlo a Cavasin, riesce a sollevare le sorti dei genovesi, che perdono per cause differenti Cassano e Pazzini passati rispettivamente al Milan e all’Inter, l'agognato traguardo di molti giocatori. La squadra lascia il calcio di serie a, dopo otto anni consecutivi, tra le lacrime del capitano Palombo che, commosso, chiede scusa ai tifosi.