"Io, Robot" (2004), recensione del film
"Io, robot", film del 2005 con Will Smith che oltre all'aspetto spettacolare indaga sull'essenza dell'essere. Cosa ci rende vivi? Le emozioni, il pensiero, la possibilità di scegliere.
Recensione
Il film è ispirato all'antologia "Io, robot" dello scrittore di fantascienza, Isaac Asimov, anche se le uniche cose inserite sono i cervelli poritronici, le tre leggi della robotica "che nel film regolano il rapporto tra uomo e robot" e il personaggio della dottoressa Calvin. Tutti gli altri aspetti della concezione robotica descritta da Asimov sono state liberamente reinterpretate. Al tempo dell'uscita in America il film è stato accolto da feroci critiche ma a dispetto dei pregiudizi e di valutazione frettolose si è preso una bella rivincita con ottimi incassi, dimostrandosi uno dei migliori film di fantascienza degli ultimi anni.
È un film dotato di una certa fantasia, anche se inizialmente si può pensare il contrario, realizzato davvero bene e a tratti spettacolare.
In una Chicago futuristica, nel 2035 i robot sono il futuro e fanno parte della vita quotidiana degli abitanti, aiutano nei lavori pesanti, fanno compagnia e sono affidabili al 100%. Questo grazie alle tre leggi della robotica stabilite dal professor Lanning: un robot non può mai arrecare danno ad un essere umano, un robot deve obbedire agli ordini di un essere umano a meno che non contrasti con la prima legge, un robot deve proteggere la sua esistenza a meno che non contrasti con la prima o la seconda legge. Mentre in città si attende con ansia l’uscita del nuovo modello di robot domestico, funzionale e servizievole, il detective Spooner (Will Smith) a differenza del resto del mondo non crede che i robot siano delle macchine così perfette. Questa sua ossessione gli procura molti problemi al lavoro ma allo stesso tempo fa sì che quando il professor Lanning viene trovato morto, sia lui ad essere chiamato. L'apparente suicidio di Lanning non convince assolutamente Spooner che decide di indagare sul caso affiancato dalla Dottoressa Calvin (Bridget Moynahan).
Conclusione
Si tratta di una sorta di thriller fantascientifico ad alta tensione, ha una buona dose di azione ed ottimi effetti speciali. Fantastica la colonna sonora, convincente la recitazione dei protagonisti e i dialoghi. Eccellente è l'animazione facciale di Sonny, robotico co-protagonista, a volte molto più espressivo degli attori in carne ed ossa. Grazie al protagonista Will Smith, non mancano neppure alcuni siparietti comici. Un piccolo rammarico per la mancanza di certi approfondimenti a livello narrativo, però la storia si dimostra tutt'altro che scontata e questo permette allo spettatore di non annoiarsi mai e se volete passare due ore di buon intrattenimento procuratevi "Io, robot" in dvd e gustatevelo.