Abba The Show: recensione dello spettacolo
Rivivere l'atmosfera di un concerto degli Abba è possibile con Abba The Show, lo spettacolo che ha fatto sold out in tutto il mondo, riproponendo i grandi successi del gruppo più "pop" di tutti i tempi.
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"The best Abba since Abba".
"Absolutely the best Abba since Abba" ovvero "i migliori Abba dopo gli Abba", recita la locandina di Abba The Show, lo spettacolo teatrale dedicato al gruppo svedese celeberrimo negli anni Settanta e che ancora oggi vende milioni di dischi. Sull'onda dell'"Abbamania" seguita al fortunato film e musical Mamma mia!, il gruppo svedese Waterloo è il protagonista di questo show che ha riempito le arene di tutto il mondo. Gli Abba da anni sono divisi e non appaiono più insieme in pubblico (anche se trapelano voci su una reunion), ma la loro musica resta nell'immaginario collettivo e rivive in questo spettacolo. Ideato da Camila Hedren e Katja Nord, si avvale delle musiche suonate dal vivo da un'orchestra nutritissima e da una band di cui fanno parte membri che accompagnavano il quartetto ai tempi d'oro.
Lo spettacolo
Lo spettacolo ripercorre la carriera del gruppo e si apre con l'incontro tra Bjorn, Agnetha, Anni-Frid e Benny, verso la fine degli anni Settanta per chiudersi con lo scioglimento nel 1982. Nel corso dello show è possibile dunque seguire l'evolversi della storia dei quattro svedesi ascoltandone moltissimi successi pop, come Waterloo, Dancing Queen, Mamma Mia, Super Trouper, Honey Honey, The Winner Takes It All, S.O.S., Fernando, tutti eseguiti alla perfezione tanto che, chiudendo gli occhi, sembrerà di ascoltare gli originali Abba. Gli arrangiamenti sono fedeli e curatissimi, grazie proprio all'apporto dei musicisti che hanno girato il mondo per anni con i quattro, e alla passione di Camile Hedren e Katja Nord, voci femminili dei Waterloo e da anni impegnate per rendere questo show l'occasione per rivivere un concerto di trenta e più anni fa. Anche le luci, l'allestimento, le coreografie, studiate e migliorate nei quattro anni di date mondiali, contribuiscono a far entrare lo spettatore nel clima Abba. Due ore di musica per quello che non è solo un tributo di una Abba cover band, ma è più una rievocazione dello spirito del gruppo dei tempi che furono, una biografia cantata, un omaggio a Bjorn, Benny, Ann-Frida e Agnetha, ma più che altro al loro pubblico, specialmente quello che non li ha mai potuti vedere live.