Alfa Romeo Sprint: storia dell'auto d'epoca
Oggi, pensando alla velocità e alle auto sportive italiane, il pensiero volge immediatamente a marchi come Ferrari, Lamborghini o Maserati, ma c'era un tempo in cui la parte del leone la faceva un’altra casa, sempre italiana e dalla storia notevolmente più antica, parliamo di Alfa Romeo! La prima auto guidata da Enzo Ferrari, quella su cui Nuvolari scrisse le pagine più entusiasmanti degli albori della Formula 1, un marchio che per gli appassionati è sinonimo di passione. Il passaggio sotto il controllo del gruppo Fiat ne ha omologato i prodotti, ma nulla potrà mai togliere il cuore sportivo dal marchio Alfa.
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La storia del biscione
Come molte altre realtà industriali del nostro Paese, l'Alfa Romeo nacque nel 1913 agli inizi del secolo con il nome di A.L.F.A. ovvero Anonima Lombarda Fabbrica Automobili ma è con l'avvento dell'ingegnere napoletano Nicola Romeo che ebbe inizio la vera storia di questo marchio.
L'Alfa Romeo fu il primo marchio ad aggiudicarsi il primo campionato del mondo di automobilismo della storia, e da allora sono stati molteplici i modelli che per bellezza e prestazioni hanno affascinato e fatto sognare milioni di italiani: la Giulia, la Giulietta, l'Alfetta, l'Alfaromeo Sprint, ma uno dei modelli più significativi per questo marchio è l'Alfasud.
Alfa Sprint Gt è da sempre sinonimo di velocità e prestazioni.
Alfasud
L'Alfasud deve il suo nome al fatto di essere stata la prima autovettura a essere interamente realizzata nello stabilimento di Pomigliano d'Arco, dove rimase in produzione dal 1972 al 1984. Dalla sua comparsa sul mercato l'Alfasud Super ha subito numerose variazioni (Alfasud Giardinetta per esempio) e restyling e dato vita a un notevole numero di modelli, l'Alfa Romeo Alfa Sud in versione "sport" è senza dubbio una di quelle vetture che lasciarono il segno.
Dando un'occhiata anche agli annali della storia motoristica italiana si può scorrere il racconto di questa popolarissima vettura che raggiunse l'apice nella versione Alfasud sprint: una coupé dal fascino fuori dal tempo, caratterizzata da un motore 1286cc da 76cv che, a causa delle sue prestazioni non brillantissime venne presto implementato da un più corposo bicarburatore a doppiocorpo che ne spinse la potenza a 86cv, al quale venne poi affiancato un propulsore da 1490cc che la fece arrivare alla bellezza di 95cv. A questa ne seguì una seconda serie, la Sprint, che portò il motore a una cilindrata di 1712cc per arrivare ad ottenere ben 114cv: era nata la "Quadrifoglio Verde".
La nuova Alfasud venne anche fornita alle forze dell'ordine prestando i suoi servigi alle pattuglie della stradale, e come questa, stessa sorte toccò, e tocca anche oggi a modelli più moderni dalla 33 alla 75, 155, alla 156, alla 159.