Andy Warhol e "The Velvet Underground & Nico": storia del "banana album"

Il nome ufficiale sarebbe "The Velvet Underground & Nico", ma è passato alla storia come banana album, per il disegno firmato dal celebre Andy Warhol. La storia di uno degli album fondamentali del rock, incontra uno dei più grandi artisti del Novecento.

Il gruppo e l'incontro con Warhol

Nell'epoca dominata dai Beatles e dalle canzoni stile "pace e amore", irrompe sulla scena un gruppo trasgressivo e innovatore: i Velvet Undergroud. É la metà degli anni sessanta, quando Lou Reed, John Cale, Sterling Morrison e Angus McLise (in seguito sostituito da Maureen Tucker) decidono di mettersi insieme per suonare, proponendo un rock molto sperimentale e caratterizzato da tematiche forti e scabrose, quali sesso e droga. Ciò li porta a essere invisi alla maggior parte del pubblico e della critica discografica, gettando la band in un progressivo stato di crisi. Ma un giorno, il popolare artista Andy Warhol (all'epoca già all'opera con diverse factories, veri e propri laboratori per artisti), colpito dal loro sound aggressivo, decide di convocarli e porli sotto la propria ala protettiva per produrre il loro primo disco ufficiale. A una condizione: che al gruppo si affiancasse la popolare modella (trasformata da Warhol in attrice per i suoi film sperimentali) Nico, in qualità di cantante aggiunta.
Lo stesso artista pop si occupò della copertina del disco, disegnando la celebre banana che era anche possibile "sbucciare": la buccia, infatti, era costituita da un adesivo removibile, cosa che anni dopo ha causato la disperazione dei collezionisti, ansiosi di reperire copie originali con l'adesivo intatto. Altra particolarità è che sulla copertina non compare affatto né il nome del gruppo né il titolo del disco: a parte la banana, compare solo la firma di Andy Warhol.

Il disco

Il disco è entrato col tempo nell'olimpo dei grandi successi del rock, evento straordinario considerando quella che fu la produzione molto economica dell'album, registrato in due soli giorni in studi molto spartani. Ma la genialità dell'opera sta nelle sue canzoni, capaci di miscelare sound che spaziano dal rock classico del tempo alla psichedelia, all'avant-garde rock, diventando, negli anni a seguire, punto di riferimento per molte band che s'inserirono nel solco tracciato da Lou Reed e soci. Tracce Lato A - Sunday Morning
- I'm Waiting for the Man
- Femme Fatale
- Venus in Furs
- Run Run Run
- All Tomorrow's Parties Lato B - Heroin
- There She Goes Again
- I'll Be Your Mirror
- The Black Angel's Death Song
- European Song