Black Swan (Il cigno nero): recensione e scheda del film

Una grande interpretazione dell'attrice Natalie Portman che le è valsa il premio Oscar 2011 come migliore attrice, in un film con sottili risvolti psicologici. The Black Swan è l'ultimo arrivato di una lunga serie di pellicole, rappresentazioni teatrali, libri e persino cartoni animati.

Scheda Film

The Black Swan, per la regia di Darren Aronofsky, è stato il film che ha aperto il 67 ° festival del cinema di Venezia. Ha collezionato un grande numero di premi e varie nomination all'Oscar. L'ambita statuetta è stata vinta dalla protagonista, grazie alla sua interpretazione. In Italia è uscito agli inizi del 2011 REGIA: Darren Aronofsky SCENEGGIATURA: Darren Aronofsky, Mark Heyman, John McLaughlin ATTORI: Natalie Portman, Vincent Cassel, Mila Kunis, Winona Ryder, Barbara Hershey, Kristina Anapau, Benjamin Millepied, Ksenia Solo, Janet Montgomery, Sebastian Stan, Toby Hemingway, Sergio Torrado, Mark Margolis, Tina Sloan, Abe Aronofsky, Charlotte Aronofsky, Christopher GartiDURATA: 110 minuti
GENERE: Drammatico

Trama e recensione

Nina è una giovane ed ambiziosa ballerina alla quale viene assegnato il ruolo da protagonista nel "Lago dei Cigni", una nuova versione teatrale che verrà portata in scena a New York. Dovrà interpretare il ruolo della la candida Odette, principessa trasformata in cigno da un sortilegio, dal quale potrà essere liberata solo con il giuramento del vero amore. Cominciano così una serie di interminabili prove, seguite dal coreografo Thomas Leroy, per raggiungere la perfezione cercando di esprimere con la danza e con il suo corpo il susseguirsi di emozioni che si intrecciano sul palcoscenico e nelle sua vita. Nina è leggiadra, eterea ed interpreta alla perfezione il personaggio puro ed immacolato di Odette. Ma la sua incapacità di dare un'anima al personaggio del Cigno Nero, sensuale e dal fascino oscuro, la porterà a scontrarsi violentemente con sè stessa, facendo emergere un lato nascosto della sua personalità. La sua frustrazione, la gelosia per la rivale Lily (sensuale e provocante), le continue prove alla ricerca della perfezione assoluta trascinano Nina a perdere il senso della realtà, portandola ad immedesimarsi sempre di più nel ruolo della perfida Odile.
Il regista e le capacità interpretative della Portman riescono a coinvolgere lo spettatore, portandolo ad assistere allo sdoppiamento di una personalità complessa che trova la sua realizzazione solo sul palcoscenico, dove finzione e realtà sono due facce della stessa medaglia. Nina comincerà ad avere incubi ed allucinazioni incalzata dalla perfida Lily, fino ad arrivare alla follia. Nella sua mente ossessionata si farà strada l'idea di uccidere la rivale per evitare di perdere la parte.
Le conficcherà un frammento di specchio nel cuore scoprendo solo allora di aver colpito a morte sè stessa.