Chrysler 200 Convertible: recensione
La Chrysler 200 Convertible è la versione scoperta della Chrysler 200: disponibile sia con tetto morbido che con tetto rigido, in acciaio, propone due motori, entrambi supportati da un cambio automatico a sei marce. Vediamone, dunque, pregi e difetti.
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Caratteristiche
Andiamo alla scoperta delle caratteristiche più rilevanti relative alla Chrysler 200 Convertible. Abbiamo a che fare con la versione scoperta della Chrysler 200. Per quel che riguarda l’aspetto estetico, lo stile è molto fedele a quello della berlina, con una calandra multistrato piuttosto evidente e una linea sobria ed elegante. Il tettuccio può essere rigido, in acciaio, nella stessa tinta della carrozzeria, o morbido: in entrambi i casi, viene ripiegato in maniera automatica semplicemente premendo un pulsante sulla plancia. Plancia che si presenta ricca di finiture cromate che, insieme con gli interni in pelle nera, contribuiscono ad aumentare la sensazione di classe nell’abitacolo. Per quanto concerne le motorizzazioni, abbiamo a disposizione un duemila e quattro da 173 cavalli di potenza massima a un V6 tremila e sei da 283 cavalli, tutti e due supportati da un cambio automatico a sei marce. La dotazione di serie include, tra l’altro, il Sirius Travel Link, che consente di ricevere in tempo reale informazioni sul traffico, e una radio satellitare con hard disk da trenta giga.
Aspetti positivi
- Tra i punti di forza di questa macchina, vale la pena di mettere in evidenza le ottime prestazioni su strada, sia in città che sui percorsi extraurbani. I motori si caratterizzano per un'erogazione della potenza fluida e dolce, alquanto omogenea, mentre l'impianto frenante risulta ben equilibrato.
- Anche lo sterzo è reattivo, e si adatta nel migliore dei modi alle esigenze del conducente.
- Gli interni denotano una cura per i particolari alquanto accentuata, con materiali di pregevole fattura.
Aspetti negativi
- Per quel che riguarda gli aspetti meno positivi relativi a questa vettura, basata sulla New Sebring, occorre mettere in evidenza che il suo aspetto esteriore è stato oggetto di contestazioni e critiche da parte di molti appassionati e addetti ai lavori: linee ritenute non all'altezza, soprattutto per una macchina che dovrebbe fare da preludio a una nuova Lancia cabriolet in Italia.