Corvette Stingray: recensione e specifiche tecniche

La Corvette Stingray è una concept car costruita dalla casa automobilistica americana nel lontano 1957 sulla base del modello Chevrolet Corvette SS e base a sua volta per la Corvette C2. Auto supersportiva dalla caratteristica linea di fine anni '50, la Stingray è stata poi riproposta circa 50 anni dopo, nel 2009, al Salone dell'Automobile di Chicago. Vediamo alcune caratteristiche di questa vettura.

Corvette Stingray: il debutto

Come detto sopra, il modello di debutto della Corvette Stingray fu presentato nel 1957. Realizzata con materiali davvero innovativi per l'epoca tra i quali la fibra di vetro, la Stingray presentava una motorizzazione tipicamente sportiva con 8 cilindri a V e propulsore da 4638 cc in grado di erogare ben 315 CV di potenza massima, raggiunta a circa 6200 giri al minuto del motore.
Fu quindi inserita nel circuito delle corse automobilistiche nel 1959 in occasione del Maryland's Marlboro Raceway e vinse, nell'anno successivo, il campionato nazionale SCCA (Sports Car Club of America).

Il ritorno della Stingray

Per celebrare quindi i 50 anni dal debutto della Chevrolet Corvette Stingray nel mondo delle corse, la casa americana ha deciso di riproporre questa meravigliosa vettura ridisegnandola e rinnovandola per esporla al Salone dell'Automobile di Chicago, in Illinois, nel 2009. Vettura rispettosa del design della più celebre progenitrice, la Stingray vanta però per molti versi una linea al passo con i tempi e anzi, quasi futuristica e affascinante. L'utilizzo di nuovi materiali, scoperti e iniziati a utilizzare in questi ultimi 50 anni e per questo sconosciuti ai designer della prima versione della Stingray, ha permesso alla vettura di raggiungere altissime prestazioni dal punto di vista velocistico e dei consumi, abbinando ad una grande potenza anche una notevole leggerezza, conferita appunto da questi nuovi materiali utilizzati.
Base di partenza probabile per la realizzazione della futura Chevrolet Corvette C7, la Stingray odierna vanta all'interno dell'abitacolo alcune punte di eccellenza, come ad esempio la presenza dei sedili ergonomici, frutto di anni e anni di ricerca scientifica in materia di ergonomia e postura, una telecamera con le immagini del retrotreno per coadiuvare il guidatore nelle manovre, un computer di bordo con le più moderne e sofisticate tecnologie e una parte motoristica davvero di primo livello.
Il suo utilizzo poi nel film Transformers: Revenge of the Fallen ha dato ulteriore lustro alla sua gloriosa storia prefigurandone un presente e un futuro davvero luminosi.