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Death Magnetic, recensione del coffin box dei Metallica

Death Magnetic: un atteso ritorno dei Metallica.

Premessa

Dopo St. Anger (2003), i Metallica erano un gruppo finito: il disco, criticatissimo soprattutto per la totale assenza di assoli di chitarra, aveva venduto bene nella prima settimana per poi assestarsi su cifre deludenti (almeno per un gruppo con cinque album consecutivi al numero 1 della classifica di Billboard), i fan continuavano a reclamare quel che il gruppo aveva loro negato fin dal 1996, ovvero un ritorno a brani lunghi, articolati, tecnicamente impegnativi.
Paradossalmente, quel che negli ultimi anni era mancato ai Metallica era l'approccio metal alla composizione dei pezzi: Load (1996) e l'annesso Re-Load (1997) erano dischi di onesto hard rock'n'roll, l'album di cover Garage Days (1998) e il doppio S&M (1999, raccolta di classici della band risuonati assieme a un'orchestra sinfonica) poco più che innocui divertissement per i fan più irriducibili, St. Anger il disco metal meno metal di sempre (brani sì lunghi, ma monotoni; suoni improbabili al limite della cacofonia; strutture minimali).
Nel mezzo c'era stata la diatriba contro Napster, il primo aggregatore di MP3 musicali scaricabili gratis e illegalmente; i Metallica furono probabilmente l'unico gruppo a schierarsi apertamente contro quell'allora nuovo sistema di pirateria musicale, attirandosi così l'odio e le beffe di milioni – letteralmente – di persone. Era dunque necessario un cambiamento.

Death Magnetic

Archiviato St. Anger come se non fosse mai esistito (dal 2008 non eseguiranno più brani di quell'album dal vivo), il 12 settembre 2008 i Metallica tornano sul mercato con Death Magnetic, disco che segna un deciso ritorno alle sonorità thrash metal del passato: una serie di composizioni elaborate condite da assoli al fulmicotone, perfino una nuova rilettura di uno dei loro più grandi classici, The Unforgiven III, e un articolato strumentale di dieci minuti, Suicide & Redemption, che è la loro prova tecnicamente più ardita dai tempi di Orion (altro strumentale, ma del 1986). Tali sforzi vengono premiati con un risultato di vendite (oltre cinque milioni di copie) che riporta i Metallica ai fasti di un tempo.
L'edizione per collezionisti di Death Magnetic, tirata in soli 2000 esemplari in tutto il mondo, si presenta in una confezione bianca a forma di bara che include, oltre al CD originario, un ulteriore CD intitolato Demo Magnetic contenente dieci versioni demo dei pezzi, un DVD con il “making of” dell'album, una esclusiva t-shirt con il logo di Death Magnetic, una bandiera, plettri, un pass back stage, un poster – anch'esso a forma di bara – raffigurante i membri della band, oltre a una carta di credito con su stampato un codice per il download gratuito di una performance effettuata dai Metallica in Europa nel mese di settembre 2008.

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