Honda VTR1000F Firestorm: recensione
La prova su strada della Honda VTR 1000F Firestorm mette in evidenza tutte le doti del motore a due cilindri che la moto monta: un propulsore in grado di garantire un'erogazione dolce e fluida, e allo stesso tempo una ripresa particolarmente pronta.
Caratteristiche
Andiamo alla scoperta delle caratteristiche più interessanti della Honda VTR1000F Firestorm. Abbiamo a che fare con una moto divertente da guidare, versatile e polivalente. Una volta saliti in sella, ci si rende conto subito che la posizione di guida è naturale e confortevole: piuttosto raccolta, ma non ci sono angoli di lavoro particolari per le giunture. Siamo in presenza di un mezzo dal piglio sportivo abbastanza evidente, che trova conferma, per esempio, nel manubrio, che consente al busto di rimanere in posizione verticale, ma che, in virtù di una larghezza ridotta, favorisce una salda impugnatura. Il ponte di comando propone un contagiri dalle dimensioni notevoli, mentre il tachimetro analogico, posizionato sulla zona sinistra del cruscotto, risulta facile da vedere. Da notare, invece, che la rimozione della sella risulta piuttosto complicata. Nei primi tempi, in particolare, quando ancora non si sono capiti bene i meccanismi, c’è addirittura bisogno di due persone: una che tenga la chiave girata nella serratura, e l’altra che tenga la sella. Per quanto concerne il motore, questa Honda monta un due cilindri da 1000 centimetri cubi di cilindrata. L’erogazione è dolce, mentre la ripresa è senza dubbio reattiva. Il propulsore, con i cilindri posizionati a L di novanta gradi, si sa esprimere nel migliore dei modi sin dai giri bassi, ma, ciò che più conta, riesce a mantenere basso il livello delle vibrazioni.
Aspetti positivi
- Il confort di guida è assicurato da una posizione in sella molto comoda, che non affatica le braccia o la schiena nemmeno dopo viaggi molto lunghi.
- Ottima precisione nelle finiture.
Aspetti negativi
- Per quel che riguarda gli aspetti meno positivi della Honda VTR 1000 F, occorre mettere in evidenza che quando si rilascia il gas al minimo, si ha la sensazione che la moto scappi per un istante: un piccolo difetto, che si può avvertire soprattutto quando si è fermi agli incroci.