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Il Corriere della Sera: recensione

Il mio articolo parla del quotidiano, la sua realtà storica e attuale, le sezioni delle news, il prezzo e l’abbonamento, inserti e allegati, infine dei suoi aspetti positivi e negativi.

Il Corriere della Sera

Il Corriere della Sera è nato il 5 marzo 1876 per mano di Eugenio Torelli Viollier e Riccardo Pavesi. Il suo sviluppo è notevole durante l’ultimo quarto di secolo dell’Ottocento, quando il quotidiano diventa uno dei più diffusi nell’epoca. Poi, con l’era avviata da Luigi Albertini, divenne il primo quotidiano nazionale, con una tiratura che crebbe fino a 600 mila copie nel 1920.
Il tutto finisce con le ingerenze fasciste e un cambio di rotta politica, verso la letteratura e il cinema. Finita la seconda guerra mondiale, avviene un nuovo rilancio del quotidiano, soprattutto con il passaggio di mano dai Crespi ai Rizzoli. Attualmente, la tiratura è calata a meno di 490 mila copie, secondo gli ultimi dati disponibili, ma si parla pur sempre di un’azienda da 40 milioni di capitale sociale.
Questo giornale presenta non solo notizie dall'Italia e dal mondo, ma anche articoli di politica, esteri, cultura, spettacoli, cinema e tv, cronaca, casa, animali, notizie di borsa ed altro ancora.
Sono poi presenti edizioni territoriali con informazione locale, come le notizie su Milano e la cronaca di Roma. La home page del suo sito internet è Corriere it. Il numero delle pagine è considerevolmente aumentato nel corso del tempo, per poi stabilizzarsi negli ultimi anni.
Il prezzo di una copia è di 1,20 euro ed esiste la possibilità di abbonarsi, con uno sconto che a livello annuale è pari al 40 per cento del costo dell’acquisto delle relative copie. Gli inserti ed allegati del Corriere della Sera sono “Sette”, “Io donna”, “Corriere della Sera Style” e “Corriere Economia”.

Aspetti positivi

1. Le molte categorie di notizie presenti che lo rendono un quotidiano a 360 gradi.
2. La presenza di articoli che sono di buona qualità e che spesso e volentieri sono accompagnati da approfondimenti e speciali a mio avviso validi.
3. La disponibilità di numerose edizioni territoriali dove viene dato risalto in maniera ampia all’informazione locale.
4. La particolare convenienza dell’abbonamento rispetto all’acquisto della singola copia quotidiana.

Aspetti negativi

1. L’impaginazione un po’ troppo grande e scomoda da leggere, secondo il mio parere personale
2. La mancanza di inserti dedicati ad alcune regioni italiane

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