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Informazioni utili e consigli per aprire un Asilo Nido

Nell'articolo si descrive l'iter da seguire per poter aprire un asilo nido privato e si danno alcuni consigli per far sì che il proprio asilo nido sia un luogo accogliente e adatto ai bambini.

Normativa per aprire un asilo nido

Aprire un asilo nido comporta un impegno non indifferente sia per l'investimento economico che per le competenze e conoscenze necessarie a gestirlo e amministrarlo. Bisogna considerare che l'utenza a cui ci si rivolge ha un'età compresa tra i 3 mesi e i 3 anni, per cui occorre porre molta attenzione alla normativa, alla struttura da scegliere, all'arredamento e al personale.
Le leggi italiane che disciplinano l'apertura e la gestione degli asilo nido sono:
1) la legge 1047 del 1971 che è però soggetta ai decreti regionali che regolamentano il rilascio delle autorizzazioni, i requisiti a cui devono attenersi le strutture dal punto di vista igienico;
2) la legge 448 del 2001 che prevede l'istituzione di un fondo per gli asili nido L'articolo più importante è il 70 in cui si afferma che gli asilo nido rientrano nella competenza di Stato, Regioni e Enti locali e che il Ministro del lavoro e delle politiche sociali entro il 30 settembre di ogni anno deve provvedere con un proprio decreto a ripartire le risorse del fondo tra le regioni dopo aver sentito la Conferenza unificata;
3) la legge 289 del 2002 in cui all'articolo 91 prevede la concessione a tasso agevolato di finanziamenti per poter realizzare asili nido nei luoghi di lavoro.
Dal punto di vista burocratico, per poter aprire un asilo nido, occorre possedere alcuni requisiti di onorabilità e professionali. Prima di tutto è necessario che gli educatori che vi saranno impiegati abbiano un titolo di studio o una qualifica professionale idoneo e che siano abilitati all'esercizio della professione. Gli educatori dovranno dunque possedere un diploma di maturità magistrale o di maestra d'asilo, oppure un diploma universitario di indirizzo pedagogico o un attestato di formazione professionale che sia stato riconosciuto dalla regione.
Dal punto di vista della struttura occorre che questa abbia i requisiti tecnici, strutturali, igienici, sanitari e qualitativi che siano certificati dagli organi predisposti: ASP, Ufficio tecnico comunale, Vigili del Fuoco.
Occorre inoltre aprire una partita iva, un conto fiscale, iscriversi al Registro delle imprese, contattare Inps, Inail.
Esiste l'opportunità di aprire un asilo nido in franchising contattando alcuni marchi.
Per chi non volesse trovarsi impreparato ad affrontare le varie incombenze, può frequentare un corso di formazione per l'apertura e la gestione di un asilo nido.

Alcuni consigli per chi vuole aprire un asilo nido

Per aprire un asilo nido conviene fare un business plan in cui pianificare e organizzare tutto ciò che serve per aprire, organizzare, gestire e amministrare un asilo nido, onde evitare di trovarsi di fronte ad un intoppo che possa mettere a repentaglio la vostra attività.
Prima di tutto occorre predisporre un piano di investimento in cui preventivare tutte le spese che dovrete affrontare, questo servirà anche per stimare le rette da far pagare agli utenti. Tra gli investimenti conviene considerare le spese di gestione relative ai materiali di consumo, gli alimenti, l'assicurazione, le spese generali (acqua, gas, luce).
Come seconda cosa conviene considerare quanti bambini possono essere ospitati nella struttura. Per far ciò occorre avere bene in mente che tipo di asilo nido si vuole aprire: baby parking, nido familiare, micronido, nido aziendale. A seconda della tipologia di nido, soprattutto per quelli che prevedono un'utenza limitata l'iter burocratico da seguire è semplificato.
Conviene poi scegliere con cura la struttura: un unico piano, possibilmente piano terra, con uno spazio aperto, localizzato in una zona tranquilla e lontana da fonti di inquinamento. Una volta scelta la struttura bisogna adeguarla alle normative comunali relative alla sicurezza e igiene. L'asilo dovrà avere obbligatoriamente alcuni locali: sala giochi, sala riposo, infermeria, bagni, cucina e spazio riservato al personale del nido per il cambio. L'arredamento e i giochi dovranno essere adatto ai bambini: culle, tavoli e sedie piccole, seggioloni.

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