Pas encore inscrit ? Creez un Overblog!

Créer mon blog

Just Kids: recensione del libro di Patti Smith

"Just Kids" di Patti Smith, l’autobiografia di una delle più grandi poetesse rock.

Gli anni di formazione e nascita di un'icona generazionale, ma anche e soprattutto il suo controverso rapporto con l'artista Robert Mappelthorpe

New York, fine anni Sessanta, quelli di Wharol, del CBGB e del Chelsea Hotel, Patti incontra Robert, dopo essersene andata dal New Jersey, sua terra natia. Sono ancora ragazzini quando si conoscono (il titolo del libro arriva proprio dalla frase pronunciata a sua moglie da un signore che li stava fotografando), ma da quell’incontro nascerà un rapporto artistico sentimentale di quelli in grado di formare una piccola parte di storia. Prima come amanti e poi come amici, la loro unione sarà destinata a durare fino al suo più triste e francamente prevedibile epilogo, la morte di Mappelthorpe per AIDS nel 1989. Durante quegli anni che passeranno convivendo, prima in un appartamento in Hall Street e poi in una stanza al famosissimo Chlesea Hotel, Patti Smith inizia a sperimentare con i versi e la sua voglia di diventare una poetessa (facendolo fin da subito con l’accompagnamento musicale di musicisti conosciuti ‘on the road’), mentre Robert le fa da contrappunto con i primi esempi di quella ricerca d’immagine che l’avrebbe poi reso un fotografo conosciuto su scala mondiale. Il loro sarà sempre un rapporto libero, senza troppi paletti, ma anche senza tante convinzioni, restando sempre in bilico su quell’atmosfera di perenne attesa e stravolgimento continuo tipiche di quegli anni. Libertà che permetterà a entrambi di conoscersi a fondo, lati negativi e oscuri compresi. Sullo sfondo, come già introdotto all'inizio, una New York in veloce espansione e fermento artistico, socio-culturale, ma anche le fattorie nei dintorni dello Stato, gestite e popolate da hippy alla ricerca di un nuovo stile di vita possibile. Curiosità: la celebre foto sulla copertina di uno dei più famosi dischi di Patti Smith, “Horses”, è proprio di Robert Mapplethorpe.

Aspetti positivi

Alto valore biografico e storico, ma anche culturale e artistico. Un’autobiografia per la maggior parte molto scorrevole e poco compiaciuta, per fortuna, visto il genere che ben si presta a sviolinate egocentriche, scritta quasi con leggerezza noncurante per le proprie vicissitudini e la loro importanza.

Aspetti negativi

La prima parte stenta un po’, sembra quasi che Patti Smith non abbia focalizzato appieno la scelta su quale momento della sua vita sedimentare in questo libro.

Articles de la même catégorie Letteratura

Cody McFadyen, scrittore americano

Cody McFadyen, scrittore americano

Un autore emergente, le cui qualità devono ancora emergere. Percorre sentieri conosciuti, come quello del thriller, che cerca di personalizzare con marcati toni psicologici e una dovizia di particolari macabri che fanno scivolare nell’horror.