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La chimica delle materie plastiche in breve

Le materie plastiche sono presenti in vari oggetti che sono utilizzati ogni giorno; possono essere definite come quei materiali non naturali, che hanno una molecola molto grande da un punto di vista del peso e delle dimensioni e che subiscono delle modifiche nella forma quando si hanno particolari situazioni di pressione e di temperatura.

Materie plastiche

Le materie plastiche si suddividono in elastomeri, termoindurenti e termoplastici. Gli elastomeri sono molto elastici e modificabili e possono essere sia termoplastici e sia termoindurenti. Le materie plastiche termoindurenti sono inizialmente deformabili, per poi subire una fase d’indurimento. Un aspetto fondamentale è che sono modificabili una sola volta, perché se si cerca di mutarli successivamente, carbonizzano.
Le materie termoplastiche, diventano modificabili grazie all’azione svolta dal calore, possono essere modellate più volte e hanno un basso grado di legami tra differenti catene polimeriche. Le materie plastiche sono ricavate dal petrolio e da un punto di vista chimico sono legate a una reazione che ha come risultato la formazione di una catena polimerica. Le materie plastiche, rispetto ai metalli sono più facilmente lavorabili e dunque sono più ricercate. Altre caratteristiche importanti sono l’economicità, il fatto che possono essere colorate, l’isolamento di tipo termico, acustico e meccanico, la resistenza ad agenti esterni (come batteri, funghi e muffe) e all’attività corrosiva. La plastica è un materiale molto diffuso e nasce sempre dalla lavorazione del greggio. A causa delle difficoltà e della pericolosità dello smaltimento di rifiuti fatti con materie plastiche, in questi anni si è fortemente incoraggiato l’utilizzo della bioplastica, che è formata da farine vegetali e non da dannose resine.
Sempre da un punto di vista chimico, alcune volte al polimero iniziale sono aggiunte delle cariche dette”ausiliarie”, che hanno come finalità principale quella della modifica delle materie per poterle così lavorare meglio in funzione dell’uso che poi ne deve essere fatto. Le molteplici materie plastiche sono soggette dunque a lavorazione e un metodo molto utilizzato è lo stampaggio, di cui vi sono tre tipologie: vi è il moulding (stampaggio) per compressione, quello per iniezione e quello per trasferimento.

Aziende

Un’azienda che opera nel settore delle materie plastiche è la Danielli (con sede in provincia di Milano) che produce lastre compatte, composite, alveolari, tubi e barre in plexiglas. Un’altra impresa è la Mavis, con sede in provincia di Udine, che si occupa della lavorazione di vari materiali per il settore dell’arredamento, per quello dell’edilizia e, seppur in maniera inferiore, per quello automobilistico.

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