L'arte dei tatuaggi: un viaggio nel mondo dei tattoo
Il tatuaggio è un'usanza antichissima, si parla addirittura risalga al periodo preistorico, consistente nell'incidere nella pelle segni e simboli permanenti mediante aghi. I tutto il mondo esistono diverse tecniche tatuaggio più o meno dolorose, che talvolta rispondono a veri e propri rituali tribali che si perdono nella notte dei tempi delle tradizioni del popolo.
Le tecniche di tatuaggio e la rimozione
Va detto subito che la cultura occidentale del tatuaggio aberra qualsiasi tecnica in cui il tatuato provi un forte dolore fisico: i tatuatori utilizzano degli apparecchi elettrici nelle cui estremità sono installati un numero variabile di aghi che contatto con l'epidermide rilasciano i pigmenti del colore che andranno a comporre il tatuaggio; la prima sensazione quando si esegue un tatuaggio con questa tecnica non è dolore, ma una forte sensazione di calore: il dolore infatti è quasi assente, ma dipende dalla soglia di sopportazione di ciascun individuo.
Nella cultura giapponese e degli abitanti del Pacifico, il dolore è invece una componente fondamentale del tatuaggio, che è visto come un vero e proprio rito: durante il tatuaggio l'individuo si avvicina alla morte e quasi la esorcizza; è quindi necessario che durante il rito ci sia una perdita di sangue, che va tenuta sempre sotto controllo, e che indica appunto l'avvicinarsi alla fine.
Sul corpo ci si può far tatuare qualunque cosa, molto dipende dalla bravura del tatuatore. I tattoo più diffusi sono senza dubbio quelli a tema tribale e letterale, ma non sono rare le rappresentazioni di volti e piccoli simboli più o meno stilizzati, in bianco e nero oppure a colori.
Il tatuaggio è per antonomasia un qualcosa di duraturo, ineliminabile; tuttavia con l'evoluzione della tecnica si è arrivati a un buon risultato in questo campo, soprattutto mediante l'utilizzo di tecniche laser, di dermoabrasione o tramite la crioterapia, che utilizza temperature bassissime per eliminare i tessuti rovinati. Sono tutte tecniche di rimozione chirurgiche; per ovviare a ciò, solitamente per nascondere un tatuaggio non più gradito si usa sovrapporne uno più grande.
La regolamentazione del tatuaggio in Italia
Il tatuaggio richiede notevole cura e pulizia da parte del tatuatore, oltre che un'ottima conoscenza delle basi sanitarie e mediche; durante le operazioni di tatuazione, se queste non vengono effettuate nel pieno rispetto della normativa igienico-sanitaria, potrebbero sopraggiungere infezioni anche di grave entità, che potrebbero mettere a rischio l'integrità fisica, e la vita, del tatuato.
Occorre quindi che l'operatore metta a conoscenza il cliente dei rischi a cui potrebbe incorrere e che gli esponga le tecniche di sterilizzazione adottate presso lo studio; se necessario, a semplice richiesta del cliente, il tatuatore deve essere in grado di esibire la qualifica che lo abilita a eseguire i tatuaggi.