L'e-commerce ha cambiato il web?
Il commercio elettronico, che sta prendendo sempre più piede, rischia di cambiare lo spirito del WEB.
La rete, il più grande strumento di democrazia
La rete è sempre stata una miniera di informazioni e un luogo dove lo scambio di pareri e opinioni ha facilitato la diffusione di una democrazia telematica che ha consentito di superare i limiti imposti ai grandi mezzi di informazione dalle necessità economiche. Se, infatti, un grande mezzo di comunicazione, come un giornale o una stazione televisiva, difficilmente daranno una notizia sgradita a uno dei propri sponsor, si può essere sicuri che invece su Internet quella notizia assai difficilmente sarà oggetto di censura. Il grande ruolo svolto dalla rete in questo senso è diventato molto evidente in occasione delle rivolte che hanno interessato il mondo arabo in questi ultimi mesi, nelle quali un posto di rilievo è stato rivestito da giovani che avevano avuto modo di confrontarsi con la realtà, che spesso non conoscevano per la censura imposta dai regimi, proprio navigando in rete.
L'evoluzione della rete
Negli ultimi anni, però, a questa funzione di grande piazza telematica, in grado di orientare la formazione delle coscienze e di far conoscere in modo capillare la realtà, andando oltre gli schemi imposti dai media tradizionali, si è aggiunta quella di nuovo canale per la distribuzione delle merci. Il grande sviluppo del commercio elettronico ha trovato nella potenza e nella mancanza di costi (a parte quelli derivanti dalla piattaforma su cui si opera) uno strumento per aprire nuovi mercati sui quali riversare le proprie produzioni. Ormai non c’è prodotto di largo consumo che non sia oggetto di e-commerce, con una politica spesso estremamente aggressiva, che però sta incontrando grande gradimento presso i consumatori, anche nel nostro paese, ove pure il commercio elettronico è arrivato con un certo ritardo. Questa spinta commerciale, però, rischia di avere serie ripercussioni sulla funzione di Internet. Se è vero infatti che i tanti luoghi di discussione presenti in rete, blog, siti e forum, hanno sino a oggi inteso riaffermare orgogliosamente la loro indipendenza e la loro funzione di aggregatori di notizie che i media tradizionali non danno o danno in maniera distorta, è anche vero che a poco a poco, anche la rete potrebbe entrare in una logica distorta dal mercato della pubblicità. Se ciò avvenisse, sarebbe un vero peccato, perché la grande libertà di pensiero che sino a oggi ha fatto delle rete un luogo dal quale è difficile prescindere, è proprio la base della filosofia che ha decretato il suo successo sempre crescente.