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Luigi Boccherini: biografia e opere del compositore

Un profilo dedicato al grande compositore italiano.

La vita: da Lucca a Madrid

Una delle glorie della musica italiana, Luigi Boccherini nacque a Lucca nel 1743. Avviato allo studio del violoncello dal padre, andò con lui a Vienna, dove entrambi entrarono nell’Orchestra del Teatro Imperiale. Il giovane Boccherini apprese qui la nuova forma musicale: il quartetto e il quintetto. Completò quindi la sua formazione a Roma, ma a parte una parentesi nella nativa Lucca (1764), dove fondò il primo quartetto stabile conosciuto insieme a Cardini, Cambrini e Manfredi, trascorse gran parte della sua vita all'estero. Con Manfredi infatti andò a Parigi (1767), dove pubblicarono una raccolta di quartetti che accrebbe la fama di Boccherini.
Invitati a Madrid presso la corte di Carlo III (1768), incontrarono l'invidia e l’ostilità del musicista di corte Gaetano Brunetti, ma il periodo spagnolo fu comunque prolifico per il compositore, che qui scrisse le sue opere migliori. Persi nel 1785 la moglie e anche il suo protettore, l’infante di Spagna don Luigi, Boccherini compose la sua unica opera teatrale, “La Clementina” (1786), divenendo poi maestro da camera della duchessa di Benavente-Osuna. Quando però in seguito la monarchia spagnola fu sconfitta dai francesi, precipitò rapidamente in miseria. Malato e afflitto da lutti famigliari, il compositore morì infine nella capitale spagnola nel 1805.

La fortuna e l'opera

Boccherini scontò indubbiamente la lunga permanenza in Spagna, ambiente culturalmente stagnante, che lo isolò soprattutto da Vienna, dove l’evolversi della tecnica delle forme musicali fu particolarmente rapida. La sua opera perse terreno rispetto alle nuove correnti, e alcune sue innovazioni, come il quintetto con l’aggiunta del secondo violoncello, vennero scalzate dal prevalere del quartetto. La stessa evoluzione della "sonata" fu sostanzialmente estranea al compositore, che rimase fedele al suo mondo: composizioni spigliate e ricche di eleganti divagazioni melodiche, piuttosto che schemi complessi articolati con coerenza. Tuttavia, l’opera di Boccherini conserva un fascino e un’importanza indiscutibili: la sua fama è legata soprattutto alla musica cameristica (specie i quintetti), ma la produzione per orchestra è ugualmente ragguardevole. Spiccano le 6 Sinfonie Op.12 (1782), tra le quali la Quarta, nota come “La casa del diavolo”. Anche qui, ai toni drammatici corrispondono i temi secondari più aggraziati tipici del gusto “rococò”. Tra i quintetti, è proverbiale il Quintetto op.13 n.5, che include il celebre “Minuetto”. Pregevoli anche i Quintetti per chitarra e quartetto d'archi n.4 in re maggiore "Fandango" e n.9 in do maggiore "La musica notturna delle strade di Madrid", ma anche lo “Stabat Mater” e la “Messa Solenne”. Non si possono infine dimenticare, per un riconosciuto virtuoso dello strumento quale fu Boccherini, i 4 concerti per violoncello (G.477, G.478, G.479, G.480), del periodo 1768-69 a parte l’ultimo, pubblicato postumo.

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