Mini Mayfair: recensione
La prova su strada della Mini Mayfair consente a chi sta seduto al volante di ammirare la cura per il dettaglio che contraddistingue gli interni di questa vettura. Vediamone, dunque, i principali pregi e difetti.
Caratteristiche
Andiamo alla scoperta delle caratteristiche più interessanti relative alla Mini Mayfair. Abbiamo a che fare con una vettura uscita in concomitanza del 50esimo anniversario del debutto della Mini, e che rappresenta una particolare citazione della serie speciale uscita nel 1982. Si tratta di una vettura disponibile nelle motorizzazioni Cooper, Cooper D e Cooper S, messa in commercio per un solo anno, che si contraddistingue per una composizione di colori molto particolare e per l’impiego di materiali di qualità pregiata. Le prestazioni sono quelle tipiche della Mini, con una marcia decisamente gradevole, anche se a prezzo di consumi piuttosto elevati.
Aspetti positivi
- Gli interni di questa Mini rivelano un'attenzione per i particolari molto approfondita, che si traduce in una scelta di materiali di pregevole fattura e in assemblaggi più che precisi.
- Il comportamento su strada della vettura è impeccabile, anche per merito di un assetto delle sospensioni corretto, in grado di limitare al minimo le vibrazioni trasmesse all'interno dell'abitacolo, e di contenere le eventuali asperità presenti sul terreno.
- Ottimo risulta il confort acustico, con il motore che si dimostra silenzioso, e con l'assenza totale di rumori dovuti a fruscii aerodinamici o al rotolamento delle gomme sull'asfalto.
- I comandi a disposizione del conducente sono perfettamente visibili e a portata di mano: facili da raggiungere e da usare.
- La posizione di guida è eccellente, con un sedile comodo e con la pedaliera che propone pedali situati alla giusta distanza.
Aspetti negativi
- Per quel che concerne gli aspetti meno positivi relativi a questa Mini 50 Mayfair, è opportuno mettere in evidenza che essa rispecchia il solito difetto della vettura, vale a dire lo scarso spazio a disposizione per chi sta seduto dietro. Gli occupanti dei sedili posteriori, in particolare, dispongono di una libertà di movimento molto limitata, e non solo rischiano di sfiorare il tetto con la testa, ma anche di colpire lo schienale dei sedili anteriori con le ginocchia.