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Ministero dei Beni Culturali: informazioni e attività

Nato nel 1974 per volontà di Giovanni Spadolini, il Ministero per i Beni Culturali è l'organo che gestisce e tutela il patrimonio artistico ed ambientale italiano.

Storia e informazioni generali

Inizialmente il decreto legge 657 del 14 dicembre 1974 istituiva il Ministero per i Beni Culturali ed Ambientali, con sede a via Collegio Romano a Roma, che assunse parte delle funzioni appartenenti al Ministero della Pubblica Istruzione ed alla Presidenza nel Consiglio. In particolare, i suoi ambiti di attività riguardavano - Antichità e Belle Arti
- Accademie
- Biblioteche
- Archivio di Stato
- Discoteca di Stato
- Editoria
- Cultura Nel 1998 avviene la sostituzione, tramite il decreto legislativo 368 del 20 ottobre 1998, col nuovo Ministero per i Beni e le Attività Culturali; il nuovo ente raccoglie funzioni e competenze del vecchio Ministero ed inoltre gli viene affidata la gestione degli impianti sportivi e la promozione della cultura dello sport. Queste ultime funzioni verranno mantenute sino a quando, nel 2006, non verranno trasferite al nuovo Ministero per le Politiche giovanili e le Attività sportive.

Attività

Accanto alle strutture centrali del Ministero, che accorpano funzioni proprie di un dicastero (gabinetto del ministro, segreteria, uffici), esistono strutture consultive di carattere prevalentemente tecnico scientifico, i cosiddetti comitati che si occupano di: - beni archeologici
- beni architettonici e paesaggistici
- patrimonio artistico, storico, e etnoantropologico
- archivi di Stato
- beni librari e istituti culturali
- arte contemporanea e qualità architettonica urbana
- economia della cultura. Al di sopra della gerarchia vi è il Consiglio superiore per i Beni Culturali e Paesaggistici, il principale organo tecnico scientifico che coadiuva il Ministero; il suo compito principale è quello di fornire pareri, dietro impulso del direttore generale competente in materia.
Una particolarità del dicastero è quella di avere tra i propri Uffici un Comando dei Carabinieri, specializzato nella tutela del patrimonio culturale; anche se a livello gerarchico fa sempre capo al Comando Generale dell'Arma, a livello funzionale questo corpo si trova alle dipendenze del Ministro.
Sotto la direzione del Ministero esistono degli organi periferici che operano in tutto il territorio italiano, le cosiddette Direzioni regionali per i beni culturali e paesaggistici, da cui promanano le soprintendenze, organizzate in quattro diverse categorie: - beni architettonici e paesaggio
- beni archeologici
- patrimonio artistico, storico e etnoantropologico
- archivistica Oltre a gestire il patrimonio culturale, il Ministero si incarica di tutelarlo dalle minacce (incuria, contraffazioni), valorizzarlo (tramite campagne di comunicazione, organizzazione di eventi) e, dove è necessario, intervenire con programmi di restauro.

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