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Pablo Ruiz Picasso: vita e opere del padre del cubismo

Pablo Ruiz Picasso è un pittore e scultore spagnolo, che può essere considerato uno dei pilastri nella storia dell’arte e nella pittura del XX secolo. Il suo nome è legato soprattutto a opere cubiste, tanto è vero che i maggiori studiosi lo ritengono ad unanimità il padre del cubismo.

Vita

Picasso nasce nell’ottobre del 1881 a Malaga, il padre insegna all’istituto delle belle arti e si occupa della gestione di un museo. Questo è già un primo elemento rilevante della vita di Pablo Picasso, che in tenera età prima di imparare a parlare già inizia a disegnare. Nel 1891 il bimbo si trasferisce con i genitori a La Coruna, dove oltre a coltivare (dietro la spinta del padre) la passione per l’arte, si dedica alla creazione di varie riviste. Dopo 4 anni Picasso si trasferisce a Barcellona, dove inizia la vera e propria carriera artistica. Nel 1900 il giovane artista decide di lasciare la Spagna per trasferirsi a Parigi. Dopo un periodo di vari spostamenti tra la sua terra natia e la Francia, decide di stabilirsi definitivamente nella capitale transalpina. La vita dell’artista è caratterizzata da varie relazioni sentimentali; non a caso si sposa per due volte e ha ben cinque figli da quattro donne diverse. Picasso muore nella cittadina di Mougins in Provenza nell’aprile del 1973, all’età di 92 anni.

Opere principali

Picasso nel periodo spagnolo crea dei quadri caratterizzati prima dal realismo e poco dopo dal simbolismo come si può notare nei paesaggi dove dominano il colore verde e viola. Dal 1901 al 1904, vi è il cosiddetto “periodo blu”; in questi anni l’artista dipinge quadri, dove domina il colore blu e rappresentano un uomo sconfitto, quasi senza gioia di vivere e senza fiducia nel futuro. Dipinti di questo periodo sono “Donna con lo scialletto blu”, “Celestina” e “La stiratrice”. La vita artistica di Picasso, prosegue con il periodo rosa, dove dominano colori più caldi (pur essendo presente sempre un fondo malinconico nei suoi quadri). I maggiori dipinti sono “Famiglia d’acrobati” e “Due fratelli”. Il successivo “periodo africano” dura due anni; in quest’arco di tempo l’artista si fa influenzare dall’arte africana e abolisce il concetto di spazio come è possibile notare nell’opera “Les demoiselles d’Avignon”. Dal 1910 inizia il periodo cubista, che si divide prima in una fase analitica e poi in una sintetica. Le opere cubiste sono molteplici come ad esempio “Ritratto di ragazza”, “Arlecchino”, “ I tre ballerini” e ancora tante altre. Il dipinto considerato il capolavoro di Picasso è “Guernica” del 1937, che riguarda il bombardamento tedesco della cittadina spagnola. Nel quadro l’elemento dell’arlecchino è sostituito da quello del minotauro.

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