Per un pugno di libri, storia della trasmissione TV
Un esperimento ben riuscito, la cultura a portata di libro. Quando la televisione si fa interessante...
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Un programma di successo
Con il suo milione e più di spettatori, Rai tre registra il successo di un programma che parla di libri condotto da Neri Marcorè. Il programma viene confermato ogni anno dal 1997 fino al 2010 per tredici edizioni anche se, nonostante il grande successo di pubblico, proprio nel 2010 viene sospeso per poi essere ripristinato il 17 dicembre del 2010. La fascia oraria in cui viene trasmesso è quella pomeridiana della domenica, quindi in concorrenza con altre trasmissioni che registrano un'audience assai elevata, quali i contenitori della domenica pomeriggio, sia della tv di stato che delle reti commerciali, e i vari programmi sportivi. L'attrattiva del programma è costituita da una specie di gioco a quiz nel quale non si vincono soldi o viaggi, bensì... libri. I concorrenti provengono da scuole superiori di differenti città italiane che in una simpatica schermaglia "letteraria" cercano di accaparrarsi il premio. Neri Marcorè è irresistibile con quel suo aplomb che ogni tanto preferisce perdere concedendosi una delle sue battute; è affiancato dal giornalista Piero Dorfles che, come un arbitro, corregge gli errori delle squadre. In questa trama televisiva caratterizzata da continui richiami ad aneddoti letterari ed a libri di recente pubblicazione, si collocano anche i personaggi famosi che affiancano ciascuna classe rispondendo alle domande del quiz.
Intrattenimento e cultura
Nel corso delle sue edizioni Per un pungo di libri ha dimostrato di essere un programma amato e odiato. Le stesse caratteristiche del programma possono essere lette in chiave diversa ed opposta addirittura. Quello che è stato salutato in questi anni come un programma che finalmente riusciva ad avvicinare alla televisione un certo pubblico interessato ai programmi culturali, è stato considerato dai suoi detrattori come un cattivo esempio di televisione, soprattutto avuto riguardo al modo in cui in questo programma si degrada la cultura a nozionismo, si considera la cultura come un premio che si può vincere soltanto sfidandosi in una gara. Non possiamo nascondere però il fatto che questa trasmissione, nel corso della sua storia, un merito ce l'ha avuto: quello di intrattenere piacevolmente lo spettatore in un giorno quale la domenica, in una fascia oraria quale quella pomeridiana, l'ora del tè per capirci meglio, evitando a chi volesse trovare un programma in cui si parlasse di libri, di fare la nottata restando svegli e sorbirsi qualche lezione su Nettuno o ascoltare pieni di sonno un concerto di Mendelssohn che meriterebbe una più dignitosa attenzione. Il 10 aprile del 2011 ha vinto la finale il liceo Giordano Bruno di Albenga. Per un pugno di libri...torna presto.