Quali sono i migliori CD dei Genesis
I Genesis, sulla scena dalla fine degli anni Sessanta, hanno inciso straordinari album di progressive rock, grazie alla tecnica dei componenti e alle intuizioni di Peter Gabriel. Deboli invece i lavori inclinati verso il pop leggero.
/wedata%2F0034022%2F2011-08%2FCopertina-di-Nursery-Cryme.jpg)
Gli album classici dei Genesis progressivi
I Genesis sono uno dei gruppi di progressive rock più conosciuti e apprezzati e sicuramente i loro album migliori sono quelli del primo periodo. Dopo il trascurabile esordio From Genesis to Revelation, in Trespass (1970) esordisce il sound tipico della band, che si esalta nel successivo Nursery Cryme. È il primo album con la formazione Genesis classica: Peter Gabriel (voce e flauto), Tony Banks (tastiere), Mike Rutherford (basso), Steve Hackett (chitarra), Phil Collins (batteria). Atmosfere magiche, mellotron, flauto, intrecci contorti ed elaborati, ma sinfonici e fantastici rendono questo disco un capolavoro. Bellissima la prima The Musical Box, molto barocca, mentre The Return Of The Giant Hogweed e The Fountain of Salmacis sono le prime suggestive suite. La tecnica individuale e la solennità dell'arrangiamento crescono nel successivo Foxtrot (1972), in cui spicca la suite di oltre 20 minuti Supper's Ready. La raffinatezza della composizione, la capacità di equilibrio, le atmosfere epiche e magiche trionfano in Selling England By The Pound del 1973, che contiene gioielli come The Cinema Show, The Battle Of Epping Forest e Firth of Fifth.
The lamb lies down on Broadway e l'addio di Gabriel
Il vertice dei Genesis è The Lamb Lies Down On Broadway, doppio disco del 1974, interamente scritto da Peter Gabriel: è un'opera rock molto lunga, ma straordinaria nella composizione e nell'interpretazione. Dopo quest'album Gabriel lascia, ma il primo disco in quattro è all'altezza: A Trick Of The Tail del 1976 conferma lo stile del gruppo (Dance On A Volcano), la voce di Collins è una piacevole sorpresa, ma manca l'atmosfera dei primi album dei Genesis.
Il lato pop dei Genesis
Con l'addio di Hackett nel 1978 i Genesis restano in tre: And Then There Were Three segna la virata in direzione pop-rock, come evidenzia la gradevole hit Follow You Follow Me. Il futuro è questo, ma gli album successivi non si rivelano all'altezza della fama del gruppo, che si sposta verso un pop di facile ascolto, sebbene la tecnica dei componenti non si discuta. Il pubblico storico non apprezza e i lavori dei primi anni Ottanta (Abacab, Duke, Genesis) non sono tra i migliori. Del 1986 è Invisible Touch, album pop con tendenze elettroniche, ben costruito, suonato e arrangiato: i Genesis sono ormai un gruppo pop rock a tutti gli effetti, anche se la durata dei brani richiama le composizioni dei primi anni. Si tratta di un album con rimandi progressivi (Tonight Tonight Tonight e Domino), che mostra la ritrovata classe del gruppo anche in un genere più facilmente fruibile.