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Rai Uno: storia del canale TV

Rai Uno è stato il primo canale televisivo italiano, le trasmissioni ebbero inizio domenica 3 gennaio 1954 con l’annunciatrice Fulvia Colombo; subito dopo la cerimonia inaugurale delle trasmissioni ufficiali, il primo programma ad andare in onda fu “Arrivi e Partenze” condotto da Mike Bongiorno, scelto personalmente dal direttore generale della Rai, Vittorio Veltroni.

Rai Uno dal 1954 agli anni Settanta

I primi programmi di varietà di Rai Uno furono: Un, due, tre; Il Musichiere; Canzonissima; e il primo telequiz “Lascia o raddoppia”, condotto da Mike Bongiorno, ebbe un grande successo. Trasmissioni d’informazione che ancora oggi vanno in onda e che furono trasmesse dal primo giorno di messa in onda sono il Telegiornale e la Domenica Sportiva.
Il Festival di Sanremo, importante appuntamento annuale e trasmissione storica di Rai Uno, fu trasmessa la prima volta nel 1955, e negli anni Sessanta è stato principalmente condotto da Bongiorno. Nel 1957 va in onda, ogni sera dalle 20:50 alle 21:00, “Carosello” che consisteva in una serie di filmati, sketch comici sullo stile del teatro leggero o intermezzi musicali, cui seguivano messaggi pubblicitari.
Gli anni Sessanta, è parere diffuso, che furono gli anni di maggiore splendore della Rai. In questi anni nascono numerosi programmi: “Sapere” ch’è didattico; “Orizzonti” di divulgazione scientifica; la TV dei ragazzi in onda nel pomeriggio con cartoni animati, varietà, sceneggiati rivolti ai più piccoli. Nel 1970 nasce il programma sportivo “Novantesimo minuto” che riepiloga tutti i gol del campionato di calcio, condotto per molti anni dal giornalista Paolo Valenti; e nel 1976, Maurizio Costanzo conduce “Bontà loro” il primo talk show italiano. In questi anni vediamo l’affermazione di nuovi volti televisivi: Raffaella Carrà, Loretta Goggi, Pippo Franco.

Rai Uno dagli anni Ottanta ai giorni nostri

Gli anni Ottanta sono caratterizzati dalla nascita di Fininvest (poi Mediaset), di proprietà di Silvio Berlusconi, e dall'inizio della concorrenza con le Reti Rai che cominciano a trasformarsi anch’esse in emittenti commerciali, si assiste infatti alla cancellazione dal palinsesto di trasmissioni culturali e scientifiche, a vantaggio di quelle di intrattenimento, come “Pronto Raffaella?”. Inoltre assistiamo alla fine degli sceneggiati, l’ultimo dei quali “L’eredità della priora”, e all’inizio della trasmissione di telefilm, poi denominati fiction.
Il telefilm italiano più famoso è “La piovra”, ambientato nel mondo della mafia, che ebbe un successo internazionale e lanciò la carriera di Michele Placido. Nel 1986 viene trasmesso per la prima volta, il programma “Unomattina” che va tuttora in onda, e nel 1989 “Miss Italia”.
Negli anni Novanta debutta il presentatore Paolo Bonolis con un programma per bambini “3,2,1... contatto!" e nel 1995 nasce “Porta a porta” ideato e condotto da Bruno Vespa.
Nel 2000, dopo quasi 50 anni, terminano le trasmissioni dedicate ai bambini, a eccezione dello “Zecchino d’oro”, sostituite dalla “Vita in diretta”, programma di cronaca e spettacolo.

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