Renault Mégane Coupé RS: test drive

La prova su strada della Renault Megane Coupè Rs mette in evidenza il carattere prettamente sportivo della vettura. Disponibile con due assetti differenti, si avvale di un motore benzina turbo da 250 cavalli, con consumi di circa 8 litri e mezzo ogni 100 chilometri nel misto.

Com'è

Andiamo alla scoperta delle caratteristiche più interessanti relative alla Renault Mégane Coupé RS. Abbiamo a che fare con una vettura decisamente grintosa, dalla forte personalità. Per quel che riguarda il motore, siamo in presenza di un due litri benzina turbo da 250 cavalli di potenza massima, con l’80% della coppia disponibile già a 1900 giri. I consumi nel ciclo misto sono di 100 chilometri percorsi con meno di 8 litri e mezzo. La trasmissione si avvale di un Pk4 manuale a sei marce, mentre l’assetto propone un telaio doppio, Sport e Cup. In particolare, l’assetto Sport è più gradevole, e più indicato per la guida su strada; il secondo, invece, è pensato per una guida più allegra. A proposito del Cup, esso conta su ammortizzatori e barra antirollio più rigidi, e al tempo stesso di un differenziale a scorrimento limitato, che nello Sport non c’è. Vale la pena di mettere in evidenza, tra gli altri aspetti, l’Rs Dynamic Management, che mette a disposizione del conducente l’opportunità di scegliere tra tre diversi modi di usare l’Esp: off, on, cioè normale, e sport, cioè con ingresso ritardato.

Aspetti positivi

- L'esperienza di guida al volante di questa macchina è senza dubbio piacevole, se non addirittura divertente, anche perché tutto risponde alla perfezione alle sollecitazioni del conducente. Lo sterzo è morbido e sensibile, e reagisce con prontezza, mentre anche l'impianto frenante è potente al punto giusto per garantire sicurezza.

Aspetti negativi

- Per quel che riguarda gli aspetti meno positivi relativi a questa Megane RS Rally, occorre mettere in evidenza che la particolare configurazione coupè riduce lo spazio a disposizione all'interno dell'abitacolo, specialmente per i passeggeri posteriori. In particolare, chi sta seduto dietro, se ha una statura appena superiore alla media, non solo rischia di sbattere la testa contro il tetto, ma spesso finisce per impattare con le ginocchia contro gli schienali dei sedili anteriori.