Storia della Magna Grecia

Greci colonizzatori: la Magna Grecia.

L'Italia meridionale: terra di conquiste per i greci

L'Italia è una terra antica, che ha sempre affascinato uomini e culture diverse, per la sua posizione nel Mediterraneo e per l'abbondanza di risorse. Il nostro è un paese ricco di storia e arte, infatti ancora oggi sono visibili testimonianze importanti dei fasti del passato. Tra i primi colonizzatori della penisola vi sono i Greci, che intorno all'VIII secolo a.C., si stanziarono nella parte meridionale del paese, da qui nasce la Magna Grecia o Magna Graecia in latino. La colonizzazione interessò Basilicata, Calabria, Puglia, Campania e Sicilia. I Greci si allontanarono dalle città di origine e fondarono nuove colonie, spinti da motivazioni economiche, commerciali, politiche, demografiche e sociali oltre che stimolati dallo spirito d'avventura. Era l'Oracolo del Santuario di Apollo a Delfi ad identificare la località dove creare la polis. Nella fondazione la madrepatria svolgeva un ruolo di primo piano fornendo navi, rifornimenti di cibo e personale qualificato come ingegneri e architetti per favorire lo sviluppo della colonia. Numerose furono le città che vantano origine in quei tempi: Ischia, Cuma, Messina, Reggio, Taranto, Crotone, Vibo Valentia, Rosarno, Paestum, Napoli e Vieste solo per citarne alcune. Le città della Magna Grecia erano indipendenti come le poleis greche e disponevano di esercito e di una micidiale flotta. Solitamente era governate attraverso un sistema democratico. Fu solo nel II secolo d.C., dopo la caduta di Taranto, che lo sviluppo e l'autonomia greca cessò. Infatti da quel momento una nuova potenza cominciò ad imporre la propria egemonia in Italia e nel mondo a quell'epoca conosciuto creando un impero immenso, il cosiddetto Impero Romano.

Religiosità nella Magna Grecia

Nella Magna Grecia un ruolo importante era rivestito dalla religiosità. Culti, miti e credenze delle popolazioni italiote si fusero con quelle dei coloni greci portando alla creazione di una nuova identità culturale. Diversamente da quanto accedeva nella madrepatria in Magna Grecia, ad esempio ,molti santuari extraurbani furono dedicati a divinità femminili. Persefone, Afrodite, Athena, Hera, Artemide, secondo la tradizione, proteggevano i luoghi di approdo e i punti di passaggio alle porte della città. Hera, in particolare, era la signora della natura, degli animali, protettrice delle nozze e del parto, liberatrice dalla schiavitù, rappresentava la fecondità e garantiva l'armonia della polis. Hera incarna meglio il nuovo ordine imposto ai popoli sottomessi con la violenza. In suo onore furono eretti molti santuari come quello di Capocolonna. Il santuario di Hera Lacinia a Capocolonna era un luogo di rifugio e affrancamento degli schiavi tra più celebri del mondo antico. L'antica tradizione del pellegrinaggio a tale santuario si è tramandata nel corso dei secoli. Ogni anno molti fedeli vi si recano a piedi per venerare la celebre Madonna bizantina.