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Toy Story 3, recensione del film

Il terzo e ultimo capitolo della saga dei giocattoli animati è una doccia di emozioni, un film di animazione commovente e pieno di azione. Un livello altissimo di qualità e degno erede degli altri due precedenti episodi.

La grande fuga

Nei due precedenti episodi, le vicissitudini hanno più volte tentato di allontanare questi deliziosi e dolcissimi giocattoli animati dal loro padrone. Ma l'affetto e la fedeltà nei confronti di chi li ha acquistati e scelti per trascorrere con loro momenti felici è stata talmente forte e intensa da farli tornare sempre nella loro casa, nella loro cameretta, nel poso del cuore.
Ancora una volta, anche nel terzo episodio nella serie Toy Story, dal sottotitolo "La grande fuga" i perfidi autori decidono che i giocattoli devono abbandonare quella casa che li ha visti crescere e che li ha amati.
Il loro padroncino, Andy, è ormai grande e pronto per andare al College.
Bisogna quindi disfarsi di quei giocattoli, non più adatti ad un ragazzo della sua età. Un destino crudele ma che prima o poi tocca ad ogni giocattolo.
Si decide di dare i giochi in beneficenza, a chi ne ha più bisogno, all'asilo di Sunnyside.
I giocattoli, consci del loro destino, si arrendono alla realtà delle cose e decidono di accettare di buon grado la nuova destinazione, che invece si rivelerà un incubo, in quanto quello che di giorno è un asilo, di notte diventa una prigione gestita da cattivi e arrabbiati giocattoli abbandonati. Sarà difficile scappare, ma non impossibile. Woody è ancora convinto che il loro posto è e sarà sempre al fianco del loro amatissimo padroncino.

Pollice in su per la Pixar

Woody, Buzz & soci sono sempre più amabili e non credo che ci sia un bambino sulla faccia della Terra che non voglia giocattoli così.
La Pixar Animation Studios, che ha sempre lavorato egregiamente, qui raggiunge livelli qualitativi siderali. Il film riesce a toccare le corde più nascoste dentro ognuno di noi, riuscendo a trasmettere una passione tale da far commuovere il pubblico, in alcuni scene. Un prodotto che vale la pena di avere nella propria cineteca, che ha superato il miliardo di dollari d'incasso in tutto il mondo e che è stato nel 2010 (anno della sua uscita) il miglior film d'animazione.

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