Umberto D.: recensione e trama del film diretto da Vittorio De Sica

Umberto D. è un film di Vittorio De Sica del 1952 con Carlo Battisti, Maria Pia Casilio, Lina Gennari, Ilena Simova, Elena Rea, Memmo Carotenuto, Lamberto Maggiorani, Alberto Albani Barbieri.

Trama

Umberto Domenico Ferrari (Carlo Battisti) è un uomo anziano, che vive in solitudine insieme al suo fedele cagnolino Flaik. Fa fatica ad arrivare a fine mese con la misera pensione da ex funzionario statale e, per affrontare le spese, vende il suo orologio, i suoi preziosi libri ma non basta. Quando incontra i suoi ex colleghi e chiede loro aiuto, questi fanno finta di niente, abbandonandolo al suo destino. Continuamente assillato dai debiti verso la padrona di casa (Lina Gennari) prova a chiedere l’elemosina ma alla fine non ci riesce. Costretto ad abbandonare la pensione, fa le valigie e pensa di lasciare il cagnolino in una pensione per cani ma, vedendo il modo in cui questi vengono trattati, pensa di regalarlo ad una bambina del parco, ma la sua governante non glielo permette. Così, preso dal più totale sconforto, pensa di suicidarsi gettandosi sotto un treno in corsa insieme al suo cagnolino il quale, spaventato, scappa. L’anziano istintivamente lo insegue e lo richiama a sé ma il cane non vuole più saperne di ritornare col padrone, di cui ha perso la fiducia, fino a quando l’anziano, che ha ormai rinunciato al suo proposito suicida, gli tira una pigna e il cane inizia a giocare, riconciliandosi con lui.

Recensione

Sceneggiato dal grande Cesare Zavattini, Umberto D. è uno dei capolavori del Neorealismo di De Sica anche se, per molti anni, è stato apprezzato più dalla critica che dal pubblico. È un film triste e malinconico, ma anche estremamente commovente, che narra con lucido realismo, tipico del Neorealismo Italiano, una condizione economica comune a molti italiani di quegli anni, e per cui il film stesso ha subito profonde critiche negli ambienti politici per l’aver mostrato, sul grande schermo e con toni drammatici, una situazione non troppo felice che non si voleva portare allo scoperto.
Come da canone Neorealista, De Sica si avvale di un attore sconosciuto alle prime armi, Carlo Battisti, un professore universitario che in Umberto D. darà la sua unica prova d’attore e, sullo sfondo, la città di Roma, con case e strade che, all’ombra del boom economico, nasconde tante vite semplici, triste e solitarie (come quella della servetta della pensione).
Il trionfo della critica è stato accompagnato da una serie di premi come miglior film al Festival di Punta del Este e nomination all’Oscar a Cesare Zavattini per la migliore sceneggiatura originale. Recente edizione del film in DVD su IBS.it e DVD store con contenuti speciali.