Vincent van Gogh: i quadri più famosi del pittore

I più bei dipinti di Vincent van Gogh, curiosità e cenni biografici.

Cenni biografici e curiosità

Vincent Van Gogh nacque nel piccolo villaggio olandese di Groot Zundert, vicino alla frontiera belga, il 30 marzo 1853 da Teodoro, pastore protestante, e Anna Cornella Carbentus, donna colta e con inclinazioni artistiche. Era il primo di una numerosa nidiata di fratelli, ma fin dai primi anni rinunciò ai giochi e alle allegre compagnie. Preferiva vagabondare fra i campi, chiudendosi nel proprio mondo interiore, solo con la sua anima. A dodici anni viene messo in collegio a Zevenburgh, dove rimane quattro anni. La sua applicazione allo studio fu inconcludente e finì con lo sviluppare ulteriormente la propria introversione. Uno zio di Vincent era un facoltoso mercante d'arte dell'Aia e aveva fuso la propria ditta con la Gonpie & Co, società internazionale con sede a Parigi.
Abbandonati gli studi a sedici anni, Vincent entrò come impiegato nella succursale della Gonpie & Co all'Aia, dove lavorò fino al trasferimento a Londra nel 1873. Risalgono proprio al soggiorno inglese i suoi primi disegni e amori. Nel 1884, infelice, decide di raggiungere i genitori a Neunen. Da ora in poi si dedica in modo forsennato alla pittura. L'anno seguente si trasferisce a Parigi per frequentare le scuole d'arte (il fratello Théo che si occuperà dei finanziamenti) e due anni dopo decise di trasferirsi in definitiva nel sud della Francia. Giunge ad Arles nel 1888 con il progetto di fondare una "comunione artistica" con l'amico Gauguin ma il progetto si rivela ben presto un'utopia e Van Gogh inizia a essere colto da crisi di follia (arriverà a staccarsi di netto l'orecchio sinistro con un rasoio). Nonostante i successivi problemi di salute avuti nello stesso anno, riesce a dipingere ben 200 quadri. Nel 1890, ormai mentalmente sfinito, si spara al petto in mezzo a una radura di campagna. Morirà due giorni dopo in seguito a una breve agonia (durante la quale il dottore che lo aveva in cura, Gachet, sperò fino all'ultimo di salvarlo). Viene sepolto ad Auvers dal fratello Théo. Quest'ultimo lo seguirà infine sei mesi dopo (fu enorme il dolore che lo afflisse per la perdita di Vincent).

I dipinti di maggior successo

Donne che portano sacchi di carbone (1882)
I mangiatori di patate (1885)
Restaurant de la Sirène ad Asnières (1887)
Due girasoli (1887)
Ritratto di père Tanguy (1887-1888)
Vaso di girasoli (1888)
Terrazza del caffè la sera (1888)
La camera di Vincent ad Arles (1888)
Autoritratto con l'orecchio bendato (1889)
La notte stellata (1889)
Natura morta con tavolo da disegno, pipa, cipolle e cera (1889)
Autoritratto (1889)
La chiesa di Auvers (1890)
Campo di grano con volo di corvi (1890)